Lancio vicino per la missione Nasa che studierà l’interno del Pianeta Rosso per fare luce sulla sua formazione e su quella dei suoi ‘colleghi’ rocciosi del Sistema Solare

È ai nastri di partenza e tra poco più di un mese si aprirà la finestra di lancio che la porterà a spiccare il volo verso Marte e i segreti che si celano sotto la sua crosta. Stiamo parlando di InSight, la prossima missione targata Nasa con destinazione Pianeta Rosso, che potrebbe partire già dal 5 maggio. InSight (Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport) fa parte del Nasa Discovery Program ed è stata ideata per studiare – tramite un lander – le caratteristiche dell’interno di Marte. Ma non si tratta sic et simpliciter di un progetto dedicato esclusivamente al Pianeta Rosso: i dati che InSight riuscirà a raccogliere saranno impiegati in un contesto di ricerca più vasto, per comprendere i processi che, oltre 4 miliardi di anni fa, hanno plasmato i pianeti rocciosi  (Terra compresa) del Sistema Solare interno.

La missione, come specifica il suo lungo nome, indagherà l’interno di Marte basandosi su analisi di tipo sismologico. Se per la Terra, caratterizzata da un’intensa attività sismica, lo studio dei terremoti è stato in grado di fornire numerose risposte, più che mai dalla sismologia si attendono dati interessanti per Marte, dato che i suoi movimenti sono stati molto meno eclatanti. Il pianeta, infatti, è ritenuto una sorta di fossile che ha potuto conservare tracce delle sue antiche condizioni, a differenza della Terra dove l’attività sismica ha cancellato la storia più remota. Uno degli strumenti-chiave di InSight è il sismometro Seis (Seismic Experiment for Interior Structure), che misurerà dimensioni, frequenza e velocità delle onde sismiche in modo da fornire agli studiosi uno spaccato del materiale interno di Marte.

Al centro dell’attenzione sarà soprattutto la stratificazione delle rocce, che, secondo il team della missione, potrà spiegare come si sono formati i pianeti rocciosi del Sistema Solare interno e come si sono evoluti fino ad assumere le diverse caratteristiche che hanno oggi. Inoltre, il lander, grazie a specifici strumenti, potrà verificare se il nucleo di Marte è ancora fuso e misurare il calore interno del pianeta. La Nasa non è nuova all’utilizzo di indagini sismologiche nell’esplorazione planetaria: le missioni lunari Apollo, infatti, erano dotate di sismometri, così come i lander delle due missioni marziane VikingInSight sarà lanciato dalla base di Vandenberg in California a bordo di un vettore Atlas V-401; la finestra di lancio è compresa tra il 5 maggio e l’8 giugno 2018. L’arrivo sul Pianeta Rosso, dopo un viaggio di circa 485 milioni di chilometri, è previsto per il 26 novembre 2018.