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Volerà nel 2026 la prima missione italiana di servizio in orbita

L’Agenzia spaziale italiana ha firmato con Thales Alenia Space, joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33%, un contratto del valore complessivo di 235 M di euro per la progettazione, sviluppo e qualifica di un veicolo per la missione dimostrativa dedicata ai servizi in orbita – In Orbit Servicing (Ios). Thales Alenia Space ha siglato questo contratto in qualità di mandataria di un Raggruppamento Temporaneo d’Imprese (Rti) di cui fanno parte le aziende Leonardo, Telespazio, Avio e D-Orbit.

In Orbit Servicing è una missione dimostrativa in orbita bassa (Leo), che sarà pronta al lancio entro il 2026. Il contratto fa parte delle risorse investite tramite il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) del Governo italiano, tramite il quale l’Asi ha potuto finanziare una serie di importanti programmi nazionali, come la Space Factory, evidenziati nel resoconto del quadriennio Asi 2019-2023

Un numero crescente di satelliti orbita intorno alla Terra per soddisfare diverse esigenze, dalla geo-localizzazione alla connettività, dalle previsioni meteorologiche al monitoraggio ambientale e molto altro ancora. Per prolungarne la vita operativa, questi satelliti avrebbero bisogno di una manutenzione periodica o di interventi di assistenza.

La missione dimostrativa testerà le tecnologie abilitanti per queste future missioni di servizio in orbita eseguendo diverse operazioni robotiche sui satelliti già in orbita: rifornimento, riparazione o sostituzione di componenti, trasferimento orbitale e rientro atmosferico.

Queste operazioni saranno eseguite da un braccio robotico, sviluppato da Leonardo in collaborazione con SAB Aerospace, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e l’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit).

Telespazio, insieme ad Altec, sarà responsabile della progettazione, dello sviluppo e della validazione del segmento di terra della missione dimostrativa.

Avio svolgerà le attività di progettazione e sviluppo del Modulo di Supporto Orbitale e di Propulsione per gli stadi orbitali.

La società di logistica spaziale D-Orbit gestirà tutte le attività relative alla piattaforma satellitare target, che si basa sulla piattaforma Ion (InOrbit NOW) di proprietà dell’azienda, e sul sistema di rifornimento, con il trasferimento di un fluido dal satellite gestore al satellite target.

Le attività di In-Orbit Servicing rappresentano un vero e proprio cambio di paradigma, in quanto introdurranno una scalabilità e una flessibilità di sistema senza pari, fornendo possibilità di manutenzione e aggiornamento in orbita – cambiando anche l’intero approccio alla progettazione dei satelliti.

Manuela Proietti: Giornalista, photo- e videographer. Dal 2009 coordina i progetti editoriali dell'Agenzia spaziale italiana. Ha lavorato per l'Agenzia Dire e scritto per La Stampa