I satelliti sono in gran parte entrati nella nostra vita quotidiana. Usiamo i satelliti quando consultiamo le previsioni meteo, oppure quando cerchiamo un indirizzo su Google Maps e ci spostiamo in sicurezza con il navigatore satellitare. Un giorno, tutto questo potrebbe essere del tutto normale anche al di fuori del nostro pianeta: sulla Luna, ad esempio, dove in futuro la navigazione sarà possibili grazie a un Gps lunare.

Con il successo della missione Artemis 1, infatti, il ritorno dell’essere umano sulla Luna si fa sempre più vicino. Stavolta, con l’obiettivo di stabilire una presenza a lungo termine sul nostro satellite.

Oltre alle sfide scientifiche e tecnologiche legate alla sicurezza dei futuri equipaggi, il programma Artemis implica la necessità di sviluppare una solida rete di comunicazione e navigazione lunare, per permettere agli astronauti di vivere, muoversi e lavorare sul nostro satellite comunicando costantemente tra di loro e con la Terra e facendosi aiutare dai diversi sistemi robotici e automatici.

Ed è qui che entra in gioco l’ambizioso progetto di un futuro Gps lunare. Prima di disporre di un sistema di navigazione satellitare in orbita intorno alla Luna, la grande sfida sarà riuscire a determinare la propria posizione in orbita intorno alla Luna o sulla superficie lunare utilizzando la rete di satelliti in orbita terrestre, se pur lontanissimi e con segnali deboli. È questo uno degli obiettivi di LuGRE, un progetto di ricerca e sviluppo tecnologico in collaborazione tra Asi e Nasa che punta a utilizzare sul nostro satellite i segnali delle costellazioni Gps e Galileo e che potrebbe essere di supporto nelle prime fasi delle future missioni di colonizzazione lunare.

LuGRE viaggerà verso la Luna a bordo del lander Blue Ghost, sviluppato dalla società statunitense Firefly nell’ambito del programma di payload commerciali della Nasa. A inizio marzo, l’Asi e la Nasa hanno consegnato a Firefly il Flight Model (FM) di LuGRE completo di ricevitore, antenna e low noise Amplifier, in modo da iniziare la fase di integrazione.

Sviluppato per l’Asi dall’azienda veneta Qascom srl, LuGRE è un dispositivo non più grande di 25 centimetri e dal peso di un chilo e mezzo. Ma contiene una tecnologia miniaturizzata altamente sofisticata, progettata per captare, seguire e processare i segnali Gps e Galileo durante il viaggio per la Luna, in ambiente cislunare e sulla superficie lunare. Se tutto andrà secondo i piani, la partenza del lander con a bordo LuGRE e altri 9 esperimenti scientifici e tecnologici è prevista nel giugno 2024. L’allunaggio sarà circa un mese dopo, nel Mare Crisium, situato all’interno dell’omonimo bacino lunare.

Si tratta di una sfida tecnologica molto complessa, che però ha anche l’ambizione di aggiungere un importante tassello al futuro sistema di connessione lunare. LuGRE è infatti un piccolo componente di un grande progetto, quello che punta a mettere i sistemi satellitari terrestri a servizio delle missioni lunari con equipaggio.

Va in questa direzione il programma dell’Agenzia Spaziale Europea Moonlight, che ha anche ha l’obiettivo di portare direttamente intorno alla Luna nuovi satelliti per le comunicazioni lunari. Il primo sarà Lunar Pathfinder, il cui lancio al momento è previsto alla fine del 2024. Ecco dunque che, in vista delle future colonie permanenti sul nostro satellite, il Gps lunare potrebbe presto diventare realtà.

 

Guarda il video ‘Gps lunare’ su AsiTv con interviste a Claudia Facchinetti, Project Manager LuGRE e Mario Musmeci, coordinatore delle attività ingegneristiche cooperazione Asi – Nasa per Artemis