Artemis 1 rientra ai box a causa dell’uragano Ian. La Nasa ha ufficializzato nelle ultime ore il rollback per lo Space Launch System (Sls) che, insieme alla navicella Orion, rientrerà nel Vehicle Assembly Building (Vab) con una prima manovra attesa quando in Italia saranno le 05.00 am di domani, martedì 27 settembre.

La tempesta tropicale che si sta evolvendo in un uragano di grandi dimensioni è dunque il nuovo grande ostacolo, dopo i problemi di rifornimento, sulla strada del capitolo inaugurale del programma lunare guidato da Nasa. La tempesta, che prende il nome Ian, è attualmente in viaggio dal Mar dei Caraibi verso la Florida, e dovrebbe raggiungerla entro metà settimana quando ormai si sarà trasformata in uragano.

Una minaccia che ha portato l’agenzia statunitense prima ad annullare l’opportunità di lancio prevista per il 27 settembre, decretando l’ennesimo stop per la prima missione senza equipaggio di Artemis, poi, nelle ultime ore, a ufficializzare il rollback, ossia il rientro al Vehicle Assembly Building (Vab).
Il razzo Space Launch System (Sls) e la navicella Orion erano rimasti, infatti, al complesso di lancio 39B del Kennedy Space Center in attesa di nuove informazioni sull’evoluzione meteorologica. Il rientro al Vehicle Assembly Building (Vab) significa, ora, perdere anche l’ultima opportunità di lancio, quella del due ottobre, dell’attuale finestra, oltre a rendere quasi impossibile sfruttare anche la prossima finestra di lancio, prevista per metà ottobre.

Un  blocco prolungato che l’agenzia ha cercato fino all’ultimo di evitare: secondo gli esperti Nasa, il veicolo spaziale più potente che mai realizzato è, infatti, in grado di affrontare raffiche fino a 137 chilometri orari, una resistenza che ha portato l’agenzia ad attendere le ultime informazioni sull’evoluzione meteorologica, in base alle quali ha però dovuto imboccare la strada del rollback: dopo essersi riuniti domenica sera, gli esperti Nasa hanno riesaminato oggi le ultime informazioni condivise dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), dalla U.S. Space Force e dal National Hurricane Center, decidendo il rientro al Vab.

Un totale dietrofront che giunge solo pochi giorni dopo il superamento della prova cruciale di rifornimento: il test criogenico per il caricamento di idrogeno liquido nello Space Launch System. Una verifica effettuata lo scorso 21 settembre e che ha accertato, seppur con riserva, la riparazione dei problemi emersi durante i tentativi di lancio annullati prima il 29 agosto e poi il 3 settembre.

In una conferenza del 23 settembre, Nasa ha dichiarato che l’ultimo test di rifornimento ha raggiunto tutti gli obiettivi nonostante le perdite di idrogeno riscontrate durante il suo svolgimento, sottolineando come vi sia la necessità per il team Nasa di imparare a caricare al meglio i propellenti nel veicolo.

«La pressione e la temperatura di quella guarnizione, qualsiasi guarnizione criogenica, è sempre complicata – afferma John Blevins, ingegnere capo dell’Sls – A volte ci vuole un po’ di tempo per trovare i punti di stabilità».

Risolti i problemi di rifornimento i venti cattivi dell’uragano Ian hanno ora obbligato Artemis 1 al rientro al Vab.

Crediti: Il Crawler-transporter 2 (CT-2) si dirige lungo la pista cingolata verso il Complesso di lancio 39B del Kennedy Space Center della NASA in Florida. In cima al lanciatore mobile sulla piattaforma sono visibili lo Space Launch System (Sls) Artemis I e la navicella Orion. Credito: NASA/Ben Smegelsky: Nasa/Ben Smegelsky