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Ryugu, una goccia d’acqua nei campioni recuperati da Hayabusa-2

C’è una goccia d’acqua nei campioni di materiale recuperati dalla sonda sonda Hayabusa-2 dall’asteroide Ryugu. 

Gli scienziati della Tohoku University  hanno ottenuto i risultati analizzando circa 5,4 grammi di rocce e polvere raccolte dalla sonda della Jaxa. Lanciata nel 2014, Hayabusa-2 ha rilasciato nel 2020 un piccolo contenitore sulla Terra contenente i preziosi campioni composti da acqua, sale e materia organica. 

Lo studio è stato pubblicato su Science.

Secondo gli scienziati la scoperta potrebbe convalidare l’ipotesi secondo la quale alcuni elementi costitutivi della vita sul nostro pianeta, come gli amminoacidi, potrebbero essersi formati nello spazio. 

L’asteroide Ryugu visto da Hayabusa-2. Crediti: Jaxa

Il sample sarà studiato da un team di ricerca internazionale composto da scienziati provenienti da Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Italia e Cina. 

«La scoperta dell’acqua  all’interno di questo campione è sorprendente  – afferma  Kensei Kobayashi, esperto di astrobiologia e professore emerito alla Yokohama National University – è probabile che Ryugu possa contenere acqua non solo ghiacciata ma anche allo stato liquido e che la materia organica possa essere stata generata proprio da quest’ultima»

Hayabusa-2 ha raggiunto Ryugu nel 2018.  Nell’ottobre di quell’anno la sonda ha inviato il lander Mascot insieme ai tre rover Minerva sulla superficie per individuare il luogo ideale per la raccolta dei campioni, avvenuta in due momenti: a febbraio e a luglio 2019. L’avventura di Hayabusa non è ancora terminata: la sonda continuerà a viaggiare nello spazio profondo verso l’asteroide 1998 KY26, che raggiungerà nel 2031.

Foto in apertura: i campioni di materiale rilasciati da Hayabusa-2 vengono raccolti nell’area di Woomera, in Australia. Crediti: Jaxa

Fulvia Croci: Giornalista