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La Cina conferma le future missioni lunari

Tre missioni robotiche con destinazione Luna. Il Deep Space Exploration della Cina per le missioni lunari  procede come da programma.

A partire dal  2004, la Cina ha realizzato nel corso degli anni ad oggi, missioni di successo: prima una coppia di orbiter, poi un lander e un rover, il primo sbarco sulla faccia nascosta della Luna, compreso un ritorno a Terra di campioni lunari.

Dalle dichiarazioni di Liu Jizhong, direttore del Lunar Exploration and Space Program Center della CNSA alla  CCTV,  l’obiettivo generale di queste missioni è gettare le basi per una stazione di ricerca lunare.

«Ci sono molti problemi tecnologici da affrontare.», ha detto Liu. «Tuttavia, con le basi che abbiamo costruito e una squadra eccellente, credo che ci riusciremo.»

Le missioni precedenti a Chang’e 6 sono andate bene e per questo l’obiettivo delle tre missioni robotiche sarà quello di riportare a Terra campioni del lato della Luna che non vediamo a Terra.

Successivamente, Chang’e 7 punterà al polo sud lunare. La missione consisterà in un orbiter, un lander, un rover, un satellite relè e un piccolo rivelatore che può saltare nei crateri per cercare l’acqua.

Chang’e 8 verrà lanciato più avanti nel decennio e ha lo scopo di testare le tecnologie per la stampa 3D e per l’utilizzo delle risorse locali.

Infine, viene confermato il  progetto chiamato International Lunar Research Station (ILRS) in collaborazione con la Russia per il 2030 e per il quale la Cina sta cercando altri partner.

In apertura:  Il cinese Chang’e 3 atterra sulla superficie della luna. Credito immagine: CNSA/CLEP

Giuseppina Pulcrano: Giornalista pubblicista e attuale responsabile dell'unità Multimedia per Agenzia Spaziale Italiana, ho lavorato per il settore diffusione della cultura aereospaziale fin dagli anni '90. Distaccata presso MediaInaf per due anni. Laurea e master di secondo livello biennale presso la Sissa di Trieste : Master in Comunicazione della Scienza "Franco Prattico".