Ecco la prima immagine della cromosfera del Sole.

L’obiettivo è quello del telescopio solare più potente del mondo, il Daniel Ken Inouye Solar Telescope (Dkist) che si trova in cima al vulcano Haleakala a Maui, nelle isole Hawaii. La posizione privilegiata, a un’altitudine di 3084 metri e in mezzo all’oceano, garantisce al telescopio un cielo limpido con un’interferenza minima dell’atmosfera terrestre, condizioni necessarie per osservare la corona e la cromosfera solare.

A 150 milioni di chilometri di distanza, gli astronomi sono riusciti a riprendere i filamenti sottili della cromosfera, dietro i quali si intravedono appena, i granuli della fotosfera prodotti dai flussi convettivi del plasma.

La foto è stata scattata il 3 giugno e mostra un’area di circa 82mila chilometri. Col suo specchio largo 4,24 metri e un complesso sistema di raffreddamento, Dkist raccoglie più luce solare di qualsiasi altro telescopio, producendo così immagini nitide e ad alta risoluzione mai ottenute della nostra stella.

A nove anni dalla sua costruzione, ma già da venticinque in cantiere, il telescopio sta concludendo il periodo di transizione verso la completa messa in servizio. E’ stato inaugurato formalmente il 31 agosto dai membri della comunità scientifica e dai nativi hawaiani. La comunità locale è stata infatti coinvolta fin dall’inizio con programmi educativi e di sviluppo scientifico e il giorno della cerimonia d’apertura ha condotto la preghiera secondo il cerimoniale hawaiano.

Costruito e gestito dal National Solar Observatory (Nso) e finanziato dalla National Science Foundation (Nsf), il Dkist mira a rivoluzionare lo studio del Sole. «Con il più grande telescopio solare del mondo sta iniziando una nuova era della Fisica Solare! – ha detto Matt Mountain, presidente dell’Associazione delle Università per la Ricerca in Astronomia (Aura) – siamo grati a tutti coloro che rendono possibile questa straordinaria struttura, in particolare al popolo delle Hawaii per il privilegio di operare da questo straordinario sito. Ringraziamo la National Science Foundation e il Congresso degli Stati Uniti per il loro costante supporto, e il nostro team dell’Inouye Solar Telescope che si è dedicato instancabilmente a questo progetto di trasformazione».

Il telescopio fornirà mappe del campo magnetico della corona che influisce sul vento solare, migliorando di conseguenza le capacità di previsione della meteorologia spaziale, una priorità soprattutto in questo periodo che il ciclo di attività solare è in ripresa. L’avvento del Dkist arriva in un momento particolarmente prolifico per lo studio della nostra stella in cui anche la Parker Solar Probe della Nasa e Solar Orbiter di Esa e Nasa sono in piena operatività.

 

Immagine in apertura: prima immagine dettagliata della cromosfera realizzata il 3 giugno 2022 – Crediti: Nso/Aura/Nsf