Un insieme di linee parallele dai colori sgargianti che ricorda le geometrie ipnotiche dell’optical art, corrente artistica astratta sviluppatasi negli Stati Uniti nei primi anni ’60: così si presentano gli spettri della stella Hd 222925, realizzati al suo debutto da Ghost (Gemini High-resolution Optical SpecTrograph), il nuovo spettrografo in dotazione al telescopio Gemini South (Cile).

Hd 222925, situata a oltre 1400 anni luce di distanza dalla Terra in direzione della costellazione del Tucano, è una stella che presenta un profilo chimico molto complesso: in essa sono stati identificati 65 elementi, di cui 42 pesanti. Lo studio di astri come questo, secondo gli astronomi, è di fondamentale importanza per approfondire i processi che hanno portato alla creazione degli elementi pesanti nell’Universo.

La stella in questione è un esempio della tipologia di oggetti celesti che Ghost studierà: questo strumento all’avanguardia, costruito da un consorzio internazionale, sarà utilizzato in particolare per analizzare le stelle più antiche, le ‘firme’ chimiche di sistemi planetari distanti e la formazione ed evoluzione delle galassie. Gli spettrografi, infatti, sono in grado di raccogliere dati relativi alla composizione chimica, al movimento e alla rotazione degli oggetti celesti. Ghost, che ha una risoluzione dieci volte maggiore rispetto al suo ‘collega’ Gmos (Gemini Multi-Object Spectrographs), sarà utilizzato anche per osservazioni follow-up di oggetti celesti di particolare rilievo segnalati da mappature come quella che sta effettuando la missione Gaia dell’Esa.

Nello specifico, l’immagine in alto è costituita da due spettri di Hd 222925, realizzati nella stessa singola osservazione; essi hanno misurato la luce da circa 350 a circa 1015 nanometri. La luce che risulta più blu di 380 nanometri è ultravioletta ed è invisibile allo sguardo umano, mentre quella più rossa di 750 nanometri è infrarossa ed altrettanto invisibile ai nostri occhi. Le linee scure sono le ‘impronte’ degli elementi presenti nella stella, che includono idrogeno, calcio, ferro e oro.

 

Crediti immagine: International Gemini Observatory/NoirLab/Nsf/Aura/Ghost Consortium