L’ora X scoccherà alle 05:05 (ora italiana) del prossimo 19 giugno: in quel momento, una stella di apparente magnitudine 9 di luminosità sarà brevemente oscurata dal passaggio di Europa, una delle lune di Giove.

L’evento, definito occultazione, sarà visibile con qualsiasi tipo di telescopio e potrà essere osservato da alcuni paesi dall’Africa meridionale; gli astronomi lo hanno previsto utilizzando i dati della missione Gaia dell’Esa.

Gli studiosi attendono i dati dei diversi punti di osservazione per migliorare la loro conoscenza dell’orbita di Europa, in preparazione della missione Juice anch’essa ‘targata’ Esa; Juice (JUpiter ICy moons Explorer), ideata per studiare le lune ghiacciate del ‘peso massimo’ del Sistema Solare, dovrebbe raggiungere il suo target nel 2031. Dall’occultazione gli astronomi potrebbero trarre dati utili anche analizzando il modo in cui la luce stellare interagisce con il tenue involucro di gas che circonda Europa.

Gaia, lanciata nel 2013, è stata ideata per realizzare la più accurata mappa tridimensionale della Via Lattea; la missione vanta una significativa partecipazione dell’Agenzia Spaziale Italiana e dell’Inaf-Istituto Nazionale di Astrofisica, che sono coinvolti nel Data Processing and Analysis Consortium (Dpac). Tra pochi giorni, il 13 giugno, Gaia sarà protagonista di un importante evento: in quella data, infatti, sarà reso disponibile il terzo catalogo dei dati ovvero la Data Release 3 (Dr3).

La Dr3 conterrà circa 2 miliardi di oggetti celesti e fornirà informazioni ancora più dettagliate su passato, presente e futuro della Via Lattea. Il fatto che gli astronomi siano riusciti a prevedere l’occultazione del 19 giugno con i dati di Gaia mostra come questa missione sia versatile e possa fornire un contributo utile anche nello studio delle lune presenti nel Sistema Solare. Alcuni dettagli di Europa e di altri satelliti naturali di Giove fanno parte dell’attesa Dr3.

In alto: la luna Europa (Crediti: Nasa/Jpl-Caltech/Seti Institute)