DODICESIMO FLYBY/La sonda Juno della Nasa ha effettuato il suo dodicesimo flyby su Giove, catturando così nuove immagini del gigante gassoso grazie alla camera JunoCam che promuove la scienza fatta dai cittadini

Ilaria Marciano10 maggio 2018

Una nuova immagine scattata da JunoCam – la camera ad alta risoluzione posizionata a bordo della sonda Juno della NASA ritrae la regione temperata settentrionale di Giove dove imperversa una tempesta anticiclonica di forma ovale chiamata Ws-4. L’immagine, disponibile qui ad alta risoluzione, è stata scattata il 1 aprile alle 11:38 ora italiana, durante il dodicesimo sorvolo ravvicinato intorno al pianeta. In quel momento la sonda si trovava a circa 6.577 chilometri di distanza dalle nubi del ‘gigante gassoso’.

Come pRevisto dal team Juno, e dal suo proficuo progetto di citizen science le immagini grezze del flyby sono state rielaborate dai cittadini-scienziati– appassionati volontari sparsi su tutto il globo. La partecipazione del pubblico nella ricerca scientifica ha già permesso di realizzare spettacolari ritratti ad alta definizione del gigante gassoso.  Il nuovo scatto d’autore è stato rielaborato dalla scienziata cittadina Emma Walimaki.

A bordo della sonda otto strumenti, tra cui i due esperimenti italiani realizzati con il supporto e il coordinamento dell’Asi. Si tratta della camera a infrarossi con spettrometro Jiram (Jovian InfraRed Auroral Mapper), uno strumento chiave di Juno, realizzata da Leonardo-Finmeccanica sotto la guida scientifica dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), e dell’esperimento di radioscienza KaT (Ka-band Translator/Transponder), realizzato da Thales Alenia Space, sotto la responsabilità scientifica della Sapienza Università di Roma. Il primo studierà la dinamica e la chimica delle aurore gioviane nel vicino infrarosso, il secondo invece analizzerà la struttura interna del pianeta, con l’obiettivo di mappare il campo di gravità di Giove. Lanciata il 5 agosto 2011 da Cape Canaveral e giunta nell’orbita di Giove il 4 luglio dello scorso anno (in Italia era il 5) – Juno ha il compito di studiare l’origine, l’evoluzione e la struttura interna del pianeta, la magnetosfera polare, l’origine del campo magnetico, l’abbondanza di acqua, la caratterizzazione dei venti nella bassa atmosfera e le quantità di ossigeno e azoto.