Ha dimostrato con successo che un velivolo può librarsi nell’atmosfera di un altro pianeta e ora si muove anche per andare in avanscoperta per aiutare il suo collega esploratore a destreggiarsi tra le asperità di Marte: la vedetta in questione è Ingenuity, il piccolo velivolo Nasa che opera in sinergia con il rover Perseverance, impegnato a cercare potenziali tracce di vita microbica nel cratere Jezero.

Dopo aver attraversato un momento critico per l’interruzione delle comunicazioni con il rover, l’elicottero marziano si è ripreso e il team della missione ha potuto ricevere i dati raccolti durante l’ultimo volo. In particolare, l’immagine ad alta risoluzione di una cresta ha suscitato l’interesse dei tecnici: si tratta della Fortun Ridge, una formazione rocciosa che si trova in una particolare angolazione ed è apparsa decisamente inedita per un pianeta su cui, a differenza della Terra, non si verifica attività tettonica.

Gli scienziati stanno paragonando questa nuova immagine ad una che raffigura un’analoga struttura geologica: la cresta Artuby, situata nella South Seitah – una regione del cratere Jezero. Dall’esito della comparazione, il gruppo di lavoro auspica di avere un quadro più completo dell’evoluzione che ha caratterizzato il fondale del cratere.

Ingenuity, che lo scorso 19 aprile ha festeggiato il primo anniversario del suo storico volo di debutto nei cieli di Marte, è riuscito a resistere al clima estremo del pianeta e, dopo l’ultimo ‘blackout comunicativo’ con Perseverance, è tenuto più che mai sotto controllo dai tecnici del Jet Propulsion Laboratory della Nasa: infatti, l’inverno marziano si avvicina, portando con sé condizioni che non sono ideali per il velivolo. Il team della missione ha approntato un piano per ottimizzare le risorse energetiche di Ingenuity che finora, comunque, ha raggiunto in maniera egregia i suoi obiettivi, superando ampiamente le aspettative dei ricercatori.

In alto:la cresta Fortun Ridge (Crediti: Nasa/Jpl-Caltech)