‘Cruna dell’Ago’ è il nome peculiare della galassia a spirale di cui Hubble ha recentemente immortalato un dettaglio. Bizzarro appellativo dovuto al fatto che la galassia nana, conosciuta anche come Ngc 247 o Caldwell 62, presenta uno strano buco: un vuoto di stelle nella sua spirale come se fosse stata perforata in una delle sue estremità.
Questa insolita galassia bucata si trova a circa 11 milioni di anni luce da noi ed è una delle galassie più vicine alla Via Lattea.

Il pertugio galattico non è, tuttavia, catturato nello scatto del telescopio Nasa, che mostra piuttosto una sezione diversa della galassia. Nell’immagine è infatti visibile il bordo dell’’ago’, ossia l’estremità del disco galattico, la regione che concentra la grande maggioranza delle stelle. Le aree visibili in rosso rappresentano proprio le maggiori concentrazioni stellari.
Sotto questa sezione ripresa da Hubble, sono visibili anche altre entità cosmiche: in fondo, galassie più piccole e lontane, mentre in primo piano una stella molto luminosa situata tra noi e ‘Cruna dell’ago’.

Questa immagine di Ngc 247, scattata utilizzando il Wide Field Imager (Wfi) all’Osservatorio La Silla dell’Eso in Cile, mostra il buco galattico. Crediti Eso

Il buco di questa particolare galassia è avvolto da un grande mistero: esso rappresenta a tutti gli effetti un arresto circoscritto della formazione stellare dovuto alla carenza di gas, ossia il propellente per la nascita di nuove stelle.
La ‘cruna’ è così uno spazio semivuoto popolato solo da vecchi e deboli astri. Una strana caratteristica di Ngc 247 di cui gli scienziati non sanno fornire una spiegazione. Tra i diversi studi, alcuni ipotizzano che il buco sia la conseguenza di precedenti interazioni gravitazionali con un’altra galassia.

Immagine in evidenza: il dettaglio di Hubble su Ngc247
Image credit: Nasa, Esa, and H. Feng (Tsinghua University); Image processing: G. Kober (Nasa Goddard/Catholic University of America)