Sempre più vicina l’orbita terrestre per Sentinel-1C.
Lo scorso 7 aprile, l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e la francese Arianespace, la prima azienda mondiale nel trasporto spaziale commerciale, hanno firmato un contratto di lancio per il terzo satellite radar della missione Sentinel-1 di Esa.
Si assicura così a Sentinel-1C un viaggio a bordo del nuovo razzo Vega-C di Esa, con il lancio previsto dallo spazioporto europeo nella Guyana francese nella prima metà del 2023.

In orbita, la tecnologia satellitare fornirà immagini radar della superficie terrestre sia di giorno che di notte. Il terzo protagonista della missione Sentinel-1 opererà in continuità rispetto ai due satelliti precedenti, Sentinel-1A e Sentinel-1B, per il monitoraggio ambientale e per la sicurezza attraverso i sistemi radar spaziali.

I satelliti Sentinel fanno parte di Copernicus, il programma di osservazione della Terra congiunto dell’Unione Europea e di Esa: «sono stati dei successi clamorosi e sono il cuore di questo programma ambientale di livello mondiale — afferma Simonetta Cheli, direttore dei programmi di osservazione della Terra di Esa — La missione Sentinel-1 è fondamentale per fornire dati radar per monitorare il ghiaccio marino, tracciare gli iceberg e i ghiacciai, la subsidenza, le fuoriuscite di petrolio e molto altro».

Copernicus rappresenta uno dei fiori all’occhiello del programma spaziale dell’Unione Europea e comprende attualmente otto satelliti Sentinel, di cui due appartenenti alla missione Sentinel-1. Quest’ultima è operativa dal 2014, anno del lancio del primo satellite Sentinel-1A. Due anni dopo, il capostipite è stato affiancato da Sentinel-1B. Orbitando a 180° l’uno dall’altro, i due satelliti identici hanno fotografato il pianeta coprendolo interamente ogni sei giorni.

Una copertura la cui continuità vede, però, ora rischi oggettivi: pur in ottima salute, Sentinel-1A ha già superato la sua vita di progetto di sette anni; mentre il più giovane Sentinel-1B non è attualmente disponibile a causa di un’anomalia tecnica. Da qui la necessità di mandare in orbita Sentinel-1C e renderlo operativo il più presto possibile.

«Sentinel-1C è attualmente sottoposto all’ultima fase della sua campagna di test. — afferma Ramón Torres, responsabile del progetto Sentinel-1 di Esa — Questo include test ambientali in cui l’intero veicolo spaziale è esposto alle sollecitazioni meccaniche e di rumore che sperimenterà durante il lancio, e l’ambiente termico, di vuoto e di radiazioni in cui il satellite opererà per i prossimi anni. In caso di risultati positivi, la piena accettazione per il volo è prevista per la fine del 2022».

Sentinel 1-C pesa circa 2,3 tonnellate e sarà collocato in un’orbita eliosincrona con un’altitudine di circa 690 km. Perfettamente in linea con le capacità di carico del nuovo lanciatore Vega-C, un razzo a corpo unico, alto circa 35 m da 210 tonnellate,. Rispetto al predecessore Vega, il razzo Vega-C, costruito in Italia da Avio, è stato specificamente consolidato per lanciare satelliti della classe di Sentinel-1C.

«Per Arianespace, questo contratto è un segno di fiducia in Vega-C e un forte segnale dell’impegno delle istituzioni europee per un accesso autonomo allo spazio», afferma Stéphane Israël, CEO di Arianespace.

 

Crediti immagine in evidenza: Esa, Tas-I