Su Marte le tempeste di sabbia possono essere davvero micidiali. Nemiche numero uno delle missioni robotiche, come hanno dimostrato i casi di Opportunity e più recentemente InSight, le polveri marziane sono tra gli elementi più temuti e più studiati del pianeta rosso.

Dalla missione europea Mars Express ci giunge adesso un ritratto di quella che forse è la più grande fabbrica di polvere su Marte: la cosiddetta Medusae Fossae Formation, o MFF.

Si tratta di una formazione geologica scolpita dal vento, situata nei pressi dell’equatore marziano. Medusae Fosse è il più grande deposito sedimentario del pianeta e si estende in modo discontinuo per oltre 5.000 chilometri, coprendo un’area grande circa quanto l’India. Il suo nome è ispirato alla mitologica Gorgone Medusa, che trasformava in pietra coloro i quali la guardavano negli occhi.

In questa immagine realizzata da Mars Express si vede una ricostruzione topografica a colori di MFF. La foto è basata su un modello digitale del suolo, da cui è ricavata la diversa distribuzione delle polveri marziane. Le parti più basse della superficie sono in blu e in viola, mentre le regioni ad alta quota sono in bianco e in rosso.

La sonda Esa, che vede un’importante partecipazione italiana, è anche riuscita a realizzare una ricostruzione in 3D di Medusae Fossae, utile per comprendere meglio la morfologia della zona. E avere uno sguardo d’insieme sugli incredibili effetti di queste polveri gorgoniche su Marte.