L’osservatorio spaziale James Webb ha concluso con successo la prima fase dell‘allineamento degli specchi.

Segment image identification, si chiama così questo step iniziale, il primo di 7 passaggi che il successore di Hubble dovrà affrontare per un totale di 3 mesi: tanto dura il lungo processo di allineamento. L’obiettivo finale sarà portare i 18 segmenti che compongono il suo specchio primario a lavorare insieme come una singola superficie di raccolta della luce: un perfetto schermo monolitico di alta precisione.

Il processo di allineamento è stato avviato da circa tre settimane catturando, attraverso la sua Near Infrared Camera, i primi fotoni della stella Hd 84406. Questo astro della costellazione dell’Orsa Maggiore, isolato e distante circa 260 anni luce da noi, sta funzionando per Webb come un GPS stellare, un tracciatore attraverso cui gli ingegneri della Nasa hanno potuto comprendere come i 18 segmenti dello specchio erano posizionati a seguito del dispiegamento del telescopio.

L’11 febbraio la Nasa ha condiviso la prima immagine prodotta dal James Webb, un mosaico composto da 18 punti luminosi, ossia come ogni singolo segmento vedeva la stella di riferimento. La diapositiva è risultata dall’unione delle 18 copie di Hd 84406, repliche leggermente spostate della stessa immagine, ciascuna fuori fuoco e distorta in modo unico.

L’immagine condivisa dalla Nasa il 18 febbraio mostra, invece, che il team ha spostato ciascun segmento dello specchio portando le 18 copie in una formazione esagonale pianificata. 18 punti di luce stellare disposti in un modello che replica la peculiare forma a nido d’ape dello specchio primario del Webb: questa seconda diapositiva dall’osservatorio spaziale più potente di sempre si chiama image array.

Ora il team può iniziare la seconda fase del lungo processo, il cosiddetto segment alignment. Attraverso questo passaggio, si correggeranno gli errori di posizionamento dei segmenti dello specchio e si aggiornerà l’allineamento dello specchio secondario, rendendo così ogni singolo punto di luce stellare più focalizzato.

Quando questo ‘allineamento globale’ sarà completo, il team inizierà la terza fase, chiamata image stacking, che porterà i 18 punti di luce uno sull’altro.

 

Immagine: la prima foto di allineamento del Webb, chiamata image array. Crediti: Nasa/STScI/J. DePasquale