IL RESPIRO DEI BUCHI NERI/A precedere il premio il dibattito sul futuro della ricerca e sull’economia dello spazio con Samuel Ting, Roberto Battiston, il fisico Luciano Maiani e Colleen Hartman della NASA

Redazione26 ottobre 2017

Nel marzo 2015 la sua ricerca ha conquistato la copertina della rivista Nature per la prima osservazione del ‘respiro’ dei buchi neri, una sorta di vento che controlla la formazione delle stelle e il destino delle galassie, e oggi l’astrofisico Francesco Tombesi si è aggiudicato il premio Aspen 2017 per la collaborazione e la ricerca scientifica tra Italia e Stati Uniti.

I sei autori – Francesco Tombesi, Marcio B. Meléndez Hernández, Sylvain Veilleux , James N. Reeves, Eduardo González Alfonso e Christopher S. Reynolds – sono arrivati alle conclusioni  incrociando i dati di due diversi telescopi spaziali. La ricerca è la prosecuzione ideale dei lavori pioneristici nell’astrofisica a raggi X iniziato negli anni ’60 negli Stati Uniti dal Prof. Bruno Rossi e il Prof. Riccardo Giacconi (Premio Nobel per la Fisica nel 2002).

Presenti alla cerimonia di premiazione il Nobel per la Fisica Samuel Ting, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston, la responsabile del Direttorato della Nasa per l’esplorazione spaziale Colleen Hartman, del Centro Goddard della Nasa, e il fisico Luciano Maiani.

La consegna del Premio è stata, infatti, preceduta da un dibattito “Guardare lontano: lo Spazio della ricerca, l’economia dello Spazio.  L’incontro è stato aperto dal premio Nobel Samuel C. C. Ting, che per oltre 20 anni ha lavorato insieme al Presidente dell’ASI, Roberto Battiston, agli esperimenti AMS, un laboratorio orbitante per la fisica delle particelle il cui scopo è studiare i raggi cosmici in cerca di tracce di antimateria e materia oscura. Ting ha sottolineato l’importanza della ricerca di base come elemento essenziale della conoscenza e dello sviluppo tecnologico. Nel suo intervento, Battiston ha ricordato che lo spazio è sempre più un volano per lo sviluppo economico e che le ricadute della ricerca spaziale hanno un impatto sempre più importante sulla vita di tutti giorni.

Il premio Aspen, nato nel 2015 negli Stati Uniti, onora una ricerca nell’ambito delle scienze naturali, teoriche o applicate, frutto della collaborazione tra scienziati e organizzazioni di ricerca dell’Italia e degli Stati Uniti. Obiettivo del Premio è valorizzare la cooperazione tra Italia e Stati Uniti nel campo della ricerca scientifica nelle scienze naturali e delle relative applicazioni, attraverso la concessione alla ricerca risultata vincitrice di un premio in danaro di quarantamila euro.