Dopo un anno di test esaustivi, il satellite Sentinel-6 Michael Freilich ha rilasciato oggi i dati più accurati al mondo sull’aumento del livello del mare. Un tassello fondamentale per il monitoraggio, passato e futuro, di un fenomeno che rientra tra le conseguenze più immediate del cambiamento climatico.

Sviluppato da Esa e lanciato il 21 novembre 2020, il veicolo spaziale Michael Freilich è il primo dei due satelliti che compongono Sentinel-6, missione realizzata grazie alla cooperazione tra Esa, Eumetsat, Nasa e Noaa, con il supporto dell’agenzia spaziale francese Cnes. Appartenente al programma Copernicus dell’Unione Europea, Sentinel-6 è caratterizzata da un duplice scopo: dare continuità al monitoraggio trentennale dell’altezza della superficie degli oceani terrestri e, allo stesso tempo, fornire nuove misurazioni del fenomeno più dettagliate e anche nel breve periodo.

Per operare contemporaneamente su questi due binari, il satellite Michael Freilich si basa su Poseidon-4, la più recente tecnologia di altimetria radar sviluppata dall’Esa all’interno del programma Copernicus Space Component.

Grazie a un’innovativa modalità di trasmissione e acquisizione degli impulsi radar, l’altimetro Poseidon-4 permette, infatti, ai dati convenzionali a bassa risoluzione (‘pulse-limited’) di essere acquisiti simultaneamente alle misure innovative ad alta risoluzione (‘delay-Doppler’).
I primi garantiscono la continuità con le precedenti missioni di monitoraggio: dalla capostipite Topex/Poseidon, missione congiunta Nasa e Cnes attiva tra il 1992 e il 2006, alla successiva serie di missioni Jason la cui ultima, Jason-3, sviluppata da Nasa, Noaa, Cnes ed Eumetsat e lanciata nel 2016, è tuttora attiva.
Le misure ad alta risoluzione, invece, permettono di rilevare con assoluta fiducia le più piccole differenze dei livelli oceanici come mai fatto prima riuscendo ora con il satellite Michael Freilich a calcolare l’aumento del livello del mare su uno scenario globale in soli 10 giorni.

Gli altimetri derivano la loro altezza sopra la Terra misurando il tempo con cui l’impulso radar trasmesso, una volta riflesso dalla superficie terrestre, torna al satellite. L’impulso trasmesso dall’altimetro Poseidon-4, grazie alla tecnica innovativa del ‘delay-Doppler’, quando è riflesso dall’oceano restituisce una forma d’onda la cui analisi permette di determinare la superficie del mare.

«Le misurazioni dell’innalzamento del livello del mare forniscono una visione unica ma integrata del cambiamento climatico – afferma Craig Donlon, scienziato della missione Sentinel-6 di Esa – poiché un oceano che si scalda e per questo in espansione e l’aumento dello scioglimento dei ghiacci sulla terraferma portano entrambi a un aumento del livello del mare».

Ora, dopo accurati test, il flusso di dati ad alta risoluzione dal satellite Michael Freilich è finalmente disponibile.
Per garantire la continuità del monitoraggio pluridecennale è stato, però, necessario un tandem di 12 mesi con il suo predecessore Jason 3, seguito in scia dal satellite Michael Freilich che ha monitorato così la sua stessa traccia a terra con soli 30 secondi di scarto.

Questo inseguimento in orbita ha permesso di comprendere le differenze tra le convenzionali serie storiche a bassa risoluzione e il monitoraggio più innovativo e dettagliato di Sentinel-6 ed estendere così la lunga serie di misure altimetriche del livello medio del mare con la massima fiducia.

«Esperti di tutto il mondo hanno esaminato e convalidato attentamente i dati, confermando che la missione Copernicus Sentinel-6 è robusta, precisa e altamente affidabile – ha affermato Julia Figa Saldana, responsabile del programma di altimetria oceanica di Eumetsat – Incrociando la calibrazione di Sentinel-6 con il suo predecessore Jason-3 entro 1 mm, assicuriamo che il record trentennale del livello medio del mare, come catturato dagli altimetri radar satellitari, continui ininterrottamente».

La missione Sentinel-6, nata dallo sforzo congiunto Europa e USA, prevede nel 2025 il lancio di Sentinel-6B, secondo satellite della missione e gemello del satellite Michael Freilich.

 

Immagine in evidenza: il satellite Michael Freilich della missione Copernicus Sentinel-6 (Crediti: Esa/Atg medialab)