Si chiama L 98-59 ed è un sistema planetario – situato a circa 35 anni luce da noi – che ruota attorno a una piccola nana rossa, relativamente fredda.  Scoperto grazie alla osservazioni del satellite Nasa Tess, L 98-59 ha alcune caratteristiche che hanno sollevato la curiosità degli astronomi: un pianeta roccioso che ha la metà della massa di Venere, un mondo oceanico e un possibile pianeta potenzialmente abitabile. Queste particolarità sono state rivelate dallo spettrografo Espresso del Very Large Telescope dell’Eso che ha permesso di misurare la massa e il raggio dei tre pianeti.

I risultati sono un passo importante nella ricerca di forme di  vita su altri pianeti delle dimensioni della Terra. Il rilevamento di biofirme su un esopianeta dipende dalla capacità di studiare la sua atmosfera, ma i telescopi attuali non sono abbastanza grandi da raggiungere la risoluzione necessaria per effettuare queste osservazioni su piccoli pianeti rocciosi.

Grazie ai nuovi dati, gli astronomi sono stati in grado di stabilire che il pianeta che ha solo la metà della massa di Venere è il più leggero mai misurato con il metodo della velocità radiale, che calcola l’oscillazione della stella causata dalla minuscola attrazione gravitazionale dei vari pianeti in orbita.

Con molta probabilità i due pianeti più vicini alla stella sono asciutti, mentre il terzo è probabilmente ricoperto d’acqua. Gli scienziati sospettano che possa esserci un quinto pianeta che potrebbe trovarsi nella zona abitabile potenzialmente in grado di ospitare forme di vita. 

Non resta che attendere il lancio del James Webb, il telescopio Nasa-Esa-Csa che promette di rivelare di più sulle atmosfere degli esopianeti che verrà affiancato, nel 2027, dall’’Extremely Large Telescope dell’Eso, in fase di  costruzione nel deserto cileno di Atacama. 

Credit: Eso/M. Kornmesser