Uno strumento della Nasa, l’ECOsystem Spaceborne Thermal Radiometer Experiment on Space Station (Ecostress), sta fornendo dati essenziali per combattere la propagazione dei roghi nell’ovest degli Stati Uniti. Come ogni anno, durante la stagione estiva il fenomeno degli incendi, a causa delle elevate temperature e della scarsità delle piogge, colpisce le zone boschive e distrugge migliaia di ettari di verde.

Il radiometro della Nasa, che si trova sulla Stazione Spaziale Internazionale, è in grado di misurare la temperatura sulla superfice terreste e quindi di rilevare la presenza di roghi e della loro intensità. Un gruppo di ricercatori del RADR-Fire del Laboratorio Nazionale del Pacifico nord occidentale, ha iniziato a sperimentare l’utilizzo dei dati di Ecostress per individuare su quali coordinate concentrare maggiormente le risorse del Servizio Forestale. Nonostante esistano altri satelliti in grado di rilevare la presenza d’incendi, la particolarità di questo radiometro è la combinazione di un’alta risoluzione delle immagini e della frequenza dei passaggi sull’area.

Lanciato a giugno del 2018 e collocato nella struttura esterna del Modulo giapponese (Jem-Es) dell’Iss, Ecostress è stato progettato per osservare l’impatto dei cambiamenti ambientali: la risposta della biosfera sulla ridotta disponibilità di acqua, come la minore presenza di acqua nella vegetazione impatti sul ciclo del carbonio modificando la biosfera terrestre e oceanica e come un monitoraggio sull’utilizzo dell’acqua nell’agricoltura possa prevenire il rischio di siccità. I dati del radiometro sono a disposizione anche per le ricerche sul riscaldamento urbano, sulla diffusione delle malattie trasmesse dagli insetti e sulla trasformazione dei paesaggi.

Ecostress riproduce immagini di aree di grandi dimensioni (400 chilometri quadrati) evidenziando i punti con una temperatura quattro volte superiore a quella ordinaria. Al momento, i due roghi che stanno affliggendo gli Stati Uniti, hanno distrutto circa 250mila ettari di territorio in Oregon e in California. Oltre 7mila persone sono coinvolte per contrastare la propagazione del fuoco e il sistema di dati forniti dallo spazio, ancora in fase di sperimentazione, risulta essere la giusta occasione per verificarne la versatilità. In Italia, negli ultimi venti anni, il fuoco ha distrutto l’11 per cento dei boschi nazionali. Il rapporto del Sistema europeo d’informazione sugli incendi boschivi (Effis) pubblicato a novembre 2020, riferisce che il 57 per cento degli incendi è stato causato dall’azione umana.

In Europa, il satellite che opera nel settore dell’Osservazione della Terra e fornisce i dati sullo stato di salute dell’ambiente, si chiama Prisma. In orbita da marzo 2019, è un prodotto dell’Agenzia Spaziale Italiana.

Credit foto: Incendio Oregon Nasa, Jpl, Caltech