Dopo i test effettuati presso lo stabilimento Thales Alenia Space di Torino, il Rover ExoMars Ground Test Model (GTM), gemello del modello di volo “Rosalind Franklin” che arriverà su Marte nel 2023, è stato trasferito al Rover Operations Control Centre (ROCC) in ALTEC. Qui, nei prossimi mesi,  verranno effettuate operazioni di test e simulazioni di missione per preparare la missione ExoMars.

Il GTM sarà testato per svolgere operazioni di navigazione sul terreno preparato appositamente per riprodurre ostacoli, pendenze e rocce simili a quelli che si potranno trovare su Marte.

«Il test rappresenta un passo fondamentale nella preparazione del segmento di Terra della missione ExoMars e conferma il ruolo primario dell’Italia nella realizzazione di questa ambiziosa missione che porterà il primo rover europeo sulla superficie di Marte – afferma Raffaele Mugnuolo, capo unità Satelliti Scientifici e per l’esplorazione Robotica – il test è stato importante per verificare l’intera catena di operazioni che saranno svolte dal ROCC (Rover Operations Control Center) di Torino durante l’esecuzione della missione sulla superficie del pianeta rosso. La riproduzione dello scenario operativo consentirà a ingegneri e scienziati di pianificare le operazioni del rover Rosalind Franklin e verificarle attentamente prima di dare il via all’esecuzione sulla superficie marziana».

«Dopo mesi di intense attività di integrazione e test, svolte nelle camere pulite di Thales Alenia Space di Torino, l’arrivo del GTM in ALTEC rappresenta un primo importante traguardo che evidenzia il ruolo cruciale dell’Italia nell’ambito del controllo delle missioni europee di esplorazione robotica planetaria – ha dichiarato Vincenzo Giorgio, Amministratore Delegato di ALTEC. Tale risultato, confermato anche dal fatto che la prossima missione europea di questo tipo (Mars Sample Return) sarà anch’essa controllata dal ROCC, è stato raggiunto grazie alla determinazione dell’Agenzia Spaziale Italiana, che ha fortemente voluto e sostenuto il progetto ExoMars».

Il Simulatore del Terreno Marziano (MTS) è stato concepito e realizzato per rappresentare una fedele simulazione della superficie marziana, con particolare riferimento alla zona di Marte su cui si poserà il Rover. Questa facility, situata all’interno del ROCC, unica a livello europeo, consentirà di effettuare le necessarie simulazioni, prima e durante la missione, le attività di training degli operatori di terra e costituirà un elemento essenziale per l’analisi e la risoluzione di eventuali condizioni operative/ambientali non nominali che dovessero presentarsi durante la missione.

Una volta posizionato sull’MTS, il rover GTM verrà inizialmente utilizzato per verificare la completa funzionalità di tutti i sistemi, ponendo particolare attenzione agli aspetti di mobilità del rover sul terreno, la sua abilità nel superare ostacoli anche complessi e l’effettiva capacità del ROCC di gestire completamente il GTM mediante la ricezione ed analisi dei dati telemetrici e l’invio ed esecuzione dei relativi comandi. Il tutto finalizzato all’ottimizzazione delle capacità del ROCC di condurre la missione marziana del Rover.

Il team di terra proverà a ‘sfidare’ il rover GTM al limite delle sue possibilità ricreando condizioni del terreno molto complesse, mediante opportune riconfigurazioni del MTS. Tutto questo contribuirà ad acquisire esperienza e confidenza per gestire al meglio il Rover su Marte. Verranno testate inoltre le capacità di navigazione autonoma del rover, fondamentali in caso di assenza di contatti con Terra e, comunque, necessarie a semplificare la manovrabilità del rover a causa dei ritardi di comunicazione Terra-Marte, dovuti alle grandi distanze tra i due pianeti (fino a 20 minuti di ritardo). La combinazione ‘GTM – MTS’ consentirà di verificare aspetti quali la presa delle ruote sul terreno, la capacità di perforare il suolo, prelevare ed analizzare campioni sino ad una profondità di due metri, anche in presenza di diverse stratigrafie del terreno.