L’umanità è pronta a tornare sulla Luna, in vista del primo sbarco su Marte. E lo farà con lo Human Landing System sviluppato da SpaceX: lo ha annunciato la Nasa, rendendo così ancora più ufficiale il prossimo passo dell’esplorazione umana dello spazio.

Dopo quasi 60 anni di esperienza di allunaggio, l’agenzia statunitense raccoglie tutte le possibili lezioni apprese per un ritorno sulla Luna che sarà completamente diverso dal passato. Se quel “piccolo passo per l’uomo ma grande balzo per l’umanità” del 1969 è stato di fatto il successo di un singolo paese, oggi gli Usa guidano l’impresa lunare con uno spirito internazionale, grazie al programma Artemis di cui anche l’Italia è partner.

Fondamentale sarà poi il contributo degli attori privati. Dopo aver reso gli Stati Uniti di nuovo indipendenti in materia di volo umano, con il lancio del primo equipaggio verso la Iss a bordo di una navetta privata, SpaceX è stata adesso selezionata per il difficile compito di andare oltre l’orbita bassa.

L’azienda di Elon Musk si è aggiudicata il contratto a seguito di una dura competizione con Dynetics e Blue Origin. Sarà dunque la navicella Starship, che negli ultimi mesi abbiamo visto impegnata in pirotecniche prove, a portare la prima donna e il prossimo uomo sul nostro satellite.