Touchdown confermato. La tensione si scioglie e lascia spazio all’entusiasmo tra il team del mission control al Jpl della Nasa in California. Perseverance ce l’ha fatta, diventando così il quinto – e più ambizioso – rover statunitense su Marte. E dopo la sequenza acrobatica di manovre di discesa svolte in modo del tutto automatico dalla sonda, la conferma dell’ammartaggio viene coronata dalla prima, emozionante immagine inviata da Perseverance.

Questo primo scorcio marziano, mostrato sullo schermo della base Nasa e in diretta streaming, rimbalza immediatamente sul web: una foto in bianco e nero, scattata da una delle cosiddette hazard camera – le telecamere di navigazione progettate con lo scopo di segnalare eventuali ostacoli. Nulla a che vedere quindi con le spettacolari immagini che ci si aspetta da Perseverance nei prossimi mesi, ma il valore di questo scatto sta nel dimostrare il successo della più delicata fase della missione, quei fatidici 7 minuti necessari ad attraversare come un proiettile l’atmosfera del mondo rosso e rallentare fino al suolo.

Nella foto si intravede anche la confortante ombra del rover, sano e salvo sulla superficie marziana. Una seconda immagine è arrivata poco dopo dalla telecamera di navigazione posteriore, che mostra il cratere Jezero estendersi alle spalle del nuovo inquilino robotico di Marte. Comincia così il primo sol di Perseverance, ovvero la prima giornata di una lunga ed emozionante missione che insieme a Ingenuity, il primo elicottero marziano, scoprirà nuovi indizi sul nostro vicino planetario e sulla sua capacità di ospitare la vita.

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