Ha percorso più della metà del suo itinerario verso il Pianeta Rosso, dove è atteso per il prossimo 18 febbraio, e, oltre al set di strumenti scientifici, porta con sé un bagaglio speciale fatto di simboli, motti, placche commemorative e nomi di persone: il viaggiatore in questione è Perseverance, il rover ‘griffato’ Nasa la cui missione è focalizzata sull’astrobiologia.

Gli extra sopra menzionati non sono una novità per le missioni dell’ente spaziale statunitense: i primi esempi di questa tradizione, chiamata ‘festooning’ nel gergo Nasa, risalgono agli albori dell’era spaziale, come le placche metalliche collocate a bordo delle sonde Pioneer 10 e 11 e i dischi dorati installati sulle Voyager 1 e 2. Questi oggetti, che contengono dati sulla vita e sulla cultura della Terra, sono stati ideati per informare eventuali e remoti viaggiatori spaziali, mentre altri contenuti hanno uno scopo commemorativo: è il caso di alcuni resti metallici delle Torri Gemelle, installati sui rover Opportunity e Spirit, e della placca in memoria dell’equipaggio dello Shuttle Columbia, collocata a bordo di Spirit.

Vediamo quali sono i bonus di Perseverance. Uno dei suoi strumenti più importanti è la coppia di fotocamere Mastcam-Z, il cui target di calibrazione presenta campioni di vari colori e di diverse tonalità di grigio. Questi elementi colorati aiutano gli scienziati a verificare la correttezza delle impostazioni delle fotocamere e sono intercalati da alcuni pittogrammi che rappresentano le fasi della vita sulla Terra, dai cianobatteri agli esseri umani. E’ inoltre presente l’iscrizione ‘Due mondi, un inizio’, che allude all’ipotesi che la Terra e Marte abbiano condiviso le stesse polveri protostellari. Sul bordo del target (ma non visibile nella foto) c’è un altro motto che specifica lo scopo della missione e sottolinea la gioia della scoperta.

Il secondo extra è celato come un oggetto da ‘caccia al tesoro’ nel target di calibrazione dello strumento Sherloc (Scanning Habitable Environments with Raman & Luminescence for Organics & Chemicals), che include vari elementi, come campioni di materiali per tute spaziali e un frammento di meteorite marziano. L’oggetto bonus è un esemplare di un materiale usato per caschi e visiere su cui, per fare onore all’acronimo dello strumento, è stata incisa la scritta ‘221B Baker Street’ ovvero l’indirizzo della residenza di Sherlock Holmes.

Un frammento di un meteorite marziano che ha viaggiato a bordo della Stazione Spaziale è il terzo ‘tesoro’ di Perseverance, inserito nel target di calibrazione dello strumento SuperCam, un laser che servirà ad analizzare la composizione di rocce e suolo.

La realizzazione del quarto bonus ha avuto un ampio e vivace seguito da parte del grande pubblico: infatti, ben 10,9 milioni di persone hanno aderito all’invito della Nasa a far volare il proprio nome sul rover (campagna ‘Send Your Name to Mars’); tutti i dati sono raccolti in tre chip, che contengono anche le 155 proposte inviate per il concorso ‘Name the Rover’, destinato appunto a battezzare Perseverance.

L’ultimo extra è relativo al 2020, anno tristemente segnato dalla pandemia da coronavirus. Il team di Perseverance, nonostante i limiti imposti dalle misure di contenimento, è riuscito a rispettare la tabella di marcia del programma: per onorare l’impegno degli scienziati e soprattutto quello del personale sanitario, è stata applicata sul fianco sinistro del rover una targa raffigurante la Terra sostenuta dal bastone di Esculapio, simbolo della professione medica.

In alto: il rover e i suoi cinque extra (Crediti: Nasa, Jpl-Caltech)