RIDUZIONE DEI COSTI/Europa e Usa stanno lavorando a diversi progetti per poter rendere le missioni spaziali sempre più efficienti

Fulvia Croci 19 aprile 2018

Europa e Stati Uniti compiono Passi avanti per la preparazione di missioni spaziali sempre più ambiziose. L’Agenzia Spaziale Europea utilizza da tempo la Neutral Buoyancy Facility presso l’European Astronaut Centre di Colonia  – una piscina profonda 10 metri per la preparazione degli astronauti per le attività extra veicolari.  Nel corso degli ultimi tre anni, la facility è stata impiegata per lo studio Moondive, che prevede l’uso di  tute spaziali appositamente modificate per simulare la gravità della Luna,  pari a un sesto di quella della Terra. Il progetto è stato portato avanti in vista di un possibile ritorno sul nostro satellite intorno al 2020 e la piscina si è rivelata un luogo ideale per studiare le procedure di moonwalk da utilizzare sullasuperficie lunare. Moondive è stato portato avanti da un consorzio guidato dalla società francese Comex, specializzata nell’esplorazione umana e robotica di ambienti estremi. Ma la Neutral Buoyancy Facility, non è l’unico simulatore a disposizione dell’Europa.

E’ in fase di preparazione presso l’Eac, il Luna Dome, che simulerà gli effetti della polvere lunare sulle attrezzature e sull’hardware degli astronauti. Dall’altra parte dell’oceano, anche gli Stati Uniti stanno studiando procedure logistiche per migliorare l’efficienza delle missioni spaziali. Uno studio condotto dall’Università dell’Illinois ha esplorato una serie di soluzioni che permettono di integrare la logistica nei viaggi nello spazio e ottimizzare il carburante e le altre risorse necessarie.

“Il nostro obiettivo è progettare una missione spaziale su misura – spiega  Hao Chen, autore principale dello studio – ad esempio, se il nostro scopo è inviare esseri umani su Marte entro il 2030, possiamo costruire il razzo e pianificare una campagna multi missione per ridurre al minimo il costo dei lanci in un dato orizzonte temporale”. Una soluzione che semplificherebbe le operazioni logistiche comprende il posizionamento di mini stazioni orbitanti in grado di contenere carburante e altro carico utile alle missioni. Queste stazioni di rifornimento orbitanti potrebbero essere posizionate prima del lancio della missione e date le loro natura di unità cargo, consumerebbero poco carburante. La possibilità di fare rifornimento nello spazio inoltre, permetterebbe l’ottimizzazione del  carico al momento della  partenza e renderebbe più efficienti le varie fasi del viaggio.