Anche Marte avrà il suo servizio di ‘bollettini’ sul tempo: a curarlo sarà un ‘meteorologo’ d’eccezione, ovvero il rover Perseverance. Il nuovo esploratore ‘griffato’ Nasa, infatti, è dotato di un apposito strumento che si dedicherà a questo tipo di rilevazioni e terrà sotto controllo le temperature, la direzione e la velocità del vento, la pressione nonché l’umidità del Pianeta Rosso.

Lo strumento in questione si chiama Meda (Mars Environmental Dynamics Analyzer) e farà sistema con dispositivi analoghi installati a bordo di altri due ‘colleghi’ di Perseverance, ovvero il rover Curiosity e il lander InSight, ambedue ‘targati’ Nasa: in questo modo, Marte avrà un vero e proprio network meteorologico, un unicum per un pianeta diverso dalla Terra. Rispetto agli altri due strumenti, Meda ha una marcia in più: potrà infatti misurare la quantità delle particelle di polvere, nonché la loro forma e le loro dimensioni. Le polveri costituiscono un problema notevole per qualsiasi tipo di missione che abbia come luogo di svolgimento la superficie del Pianeta Rosso: coprono qualsiasi cosa, rover inclusi, e innescano processi chimici che fanno sentire i loro effetti sulla superficie planetaria e nell’atmosfera. Per fare un esempio della loro pericolosità, nell’estate del 2018 è stata proprio una tempesta di polveri a mettere la parola fine alla missione del rover Opportunity, dopo circa 15 anni di attività.

Meda sarà in grado di misurare in dettaglio il ciclo diurno delle polveri, invasive anche durante i periodi di bonaccia: durante la giornata esse tendono a aumentare in coincidenza di quello che per i parametri terrestri è il mezzodì, mentre di notte decrescono quando si abbassa la temperatura e l’atmosfera si stabilizza.

La misurazione delle polveri è abbinata a quella delle radiazioni, altro fattore cruciale da tenere presente per futuri progetti di esplorazione dato che Marte ha un’atmosfera molto rarefatta. Meda è dotato di una fotocamera – la SkyCam – che realizzerà scatti e video del cielo e delle nuvole mentre monitorerà la brillantezza del cielo in varie lunghezze d’onda per aiutare gli studiosi ad avere un quadro più chiaro del livello di radiazioni che permea l’ambiente del pianeta.

Infine, Meda darà supporto ad un altro strumento a bordo di Perseverance: Moxie (Mars Oxygen In-Situ Resource Utilization Experiment), ideato per testare una tecnologia che, in futuro, permetterà agli astronauti in missione su Marte di produrre ossigeno per la respirazione e per i propellenti dei lanciatori. Per gestire apparecchiature delicate come Moxie, sostengono gli esperti, è fondamentale avere una situazione chiara sull’andamento delle polveri.

Meda entrerà in funzione ogni ora, indipendentemente da quello che farà Perseverance, per creare un flusso costante e aggiornato di informazioni meteorologiche.

La missione del rover, il cui arrivo su Marte è previsto per il 18 febbraio 2021 nel cratere Jezero, è mirata a caratterizzare la geologia e il clima del pianeta nel passato per cercare antiche tracce di vita microbica e segni di condizioni di abitabilità.

Qui sotto: uno dei sensori dello strumento Meda (Crediti: Nasa/Jpl-Caltech)