NUOVO STUDIO/Secondo un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Acta Astronautica, le regioni polari del pianeta potrebbero essere il luogo ideale in cui costruire future colonie, perché ospiterebbero strati di ghiaccio e risorse naturali

Ilaria Marciano 11 settembre 2018

La colonizzazione di Marte, negli ultimi anni, è uno degli obiettivi principali di tutte le agenzie spaziali. Ma qual è il luogo più adatto in cui costruire future colonie? Secondo un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Acta Astronautica e presentato nella conferenza internazionale sul turismo del futuro, le regioni polari del pianeta potrebbero essere il luogo ideale, perché ospiterebbero strati di ghiaccio e risorse naturali.

“I poli potrebbero rappresentare più sfide all’inizio, ma sono il posto migliore per stanziamenti a lungo termine dal momento che ospitano risorse naturali che potremmo essere in grado di utilizzare”, afferma Anne-Marlene Rüede, autrice principale dello studio e studentessa di  Space Technology presso lo Space Engineering Center dell’EPFL (eSpace). La strategia degli scienziati dell’EPFL prevede l’invio di un equipaggio di sei persone al polo nord di Marte durante l’estate polare, per sfruttare i 288 giorni di luce continua, per poi riportarli a Terra. La missione sarà suddivisa in due fasi. In primo luogo, saranno inviati i robot con il compito di costruire uno spazio abitativo per l’equipaggio e per testare le risorse naturali disponibili sul sito. Poi, successivamente, sarà il turno dell’equipaggio. Questo approccio minimizzerebbe il carico utile che le navette spaziali dovrebbero trasportare e renderebbe la missione il più sicura possibile per i membri dell’equipaggio.

Secondo lo studio, la colonia consisterà in un igloo di tre metri di spessore, composto da un nucleo centrale, in cui vivrà l’equipaggio, e una cupola, che fungerà da spazio abitativo aggiuntivo, oltre a fornire una seconda barriera per proteggere l’equipaggio da radiazioni. Inoltre, nei futuri piani degli scienziati, c’è la creazione di un sistema di gru che orbiterà intorno a Marte e verrà lanciato durante la seconda fase della missione. Questo sistema servirà come punto di trasferimento tra navette spaziali provenienti da Terra e la futura base di ricerca su Marte. Il sistema di attracco del veicolo sarebbe simile a quello utilizzato sulla Stazione Spaziale Internazionale: una volta che una navetta è stata agganciata, il veicolo scaricherà il carico e l’equipaggio e li calerà su Marte.