Dai voli spaziali turistici alla costruzione di stazioni spaziali commerciali. E’ questo il nuovo progetto che la Blue Origin vorrebbe realizzare in futuro con la Nasa come potenziale cliente.

Lo scorso 18 settembre l’azienda di Jeff Bezos ha pubblicato un’offerta di lavoro per il ruolo di ‘Orbital Habitat Formulation Lead’. Una volta conclusele selezioni, la persona prescelta guiderà lo sviluppo di stazioni spaziali commerciali in orbita bassa terrestre dalla sede di Seattle dell’azienda. La visione di lungo periodo della Blue Origin – si legge nell’offerta di lavoro- è sviluppare habitat per le persone che – in numero sempre maggiore –  lavoreranno nello spazio in futuro e avranno bisogno di habitat confortevoli.

Blue Origin non ha mai presentato pubblicamente progetti di questo genere, anche se Bezos in passato, ha più volte  mostrato durante i suoi interventi pubblici le  immagini di giganteschi insediamenti spaziali modellati sulle colonie spaziali proposte dal fisico statunitense Gerard K. O’Neill. L’offerta di lavoro comprende gli aspetti tecnici e commerciali principali connessi con lo sviluppo delle stazioni spaziali commerciali inclusa l’identificazione di clienti e partner e tra questi la Nasa viene identificata come potenziale utilizzatore e finanziatore dei progetti.

L’agenzia americana ha annunciato lo scorso anno la nuova strategia di commercializzazione dell’orbita bassa volta a sostenere lo sviluppo dei moduli abitativi pensati per scopi commerciali che verranno installati sulla Iss sviluppati da Axiom Space da Bigelow Aerospace. Axiom ha recentemente firmato un accordo con la Nasa per la fornitura di due moduli pressurizzati che verranno aggiunti a partire dal prossimo anno al Nodo 2 della Stazione Spaziale. Una volta conclusa la vita operativa della Iss i moduli opereranno come una stazione autonoma. L’azienda texana Nanoracks invece ha proposto il progetto Outposts, che prevede la trasformazione degli stadi superiori dei razzi lasciati in orbita in moduli adattabili alla costruzione di un stazione commerciale.

Ma Bezos guarda oltre l’orbita bassa: i suoi piani infatti comprendono anche la Luna: Blue Origin insieme a SpaceX e Dyneticsquest’ultima annovera una partnership italiana con Thales Alenia Spaceè in lista per la realizzazione del prossimo moon lander americano che porterà nuovamente l’uomo – e la prima donna – sulla Luna con la missione Artemis nel 2024.

Nel frattempo, Bezos ha annunciato che effettuerà un altro volo di prova del veicolo suborbitale  New Shephard il prossimo 24 settembre, dal sito di lancio della società situato in Texas. La missione, denominata Ns-13 trasporterà una dozzina di payload scientifici per dimostrazioni tecnologiche incluso un sensore della Nasa  Splice, (Safe and Precise Landing – Integrated Capabilities Evolution) montato all’esterno del razzo. Lo strumento ha lo scopo di testare le tecnologie di atterraggio di precisione che potrebbero essere utilizzate sui futuri lander lunari.

Il volo del 24 settembre sarà il settimo consecutivo del razzo, l’ultimo risale a dicembre 2019. Ad oggi la compagnia non ha ancora reso nota una data per il volo con equipaggio né ha comunicato il prezzo dei biglietti che i turisti spaziali dovranno pagare per godere dello spettacolo della Terra da cento chilometri di altezza.