La notizia è resa nota dall’agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua, che in poche righe ha annunciato il lancio, lo scorso 4 settembre, di un veicolo spaziale riutilizzabile a bordo del razzo Long March-2F, dalla base di Jiuquan satellite launch center nel nord-ovest della Cina. Nessuna immagine  della navicella è però stata resa disponibile, il livello di sicurezza intorno la missione è massimo. Il rientro, dopo alcune operazioni in orbita, è avvenuto domenica 6 settembre.

«Durante il volo il veicolo spaziale ha testato le tecnologie riutilizzabili, fornendo supporto tecnologico per l’uso pacifico dello spazio», si legge nel rapporto di Xinhua e ancora «il successo di questo volo ha segnato un’importante svolta del paese nello sviluppo dei veicoli spaziali riutilizzabili e si prevede che offrirà un trasporto di andata e ritorno conveniente e a basso costo.»

L’ipotesi che si fa avanti è che quello che sia stato testato sia un modello di spazioplano, infatti fin dal 2017 la Cina aveva dichiarato che avrebbe testato nel 2020 uno spazioplano riutilizzabile come l’areo spaziale degli Stati Uniti X-37B progettato dall’Air Force americana decollato lo scorso maggio per la sua sesta missione. 

Sempre nel 2017 nei programmi della China aerospace science and technology Corp, la principale compagnia spaziale del paese, veniva menzionato il progetto di uno spazioplano e di lanciatori completamente riutilizzabili e per il 2045 uno shuttle a propulsione nucleare. Il veicolo spaziale riutilizzabile, che sarebbe stato inaugurato nel 2020, sarebbe anche stato in grado di trasportare sia l’equipaggio che il carico utile, avendo sia le caratteristiche degli aerei che quelle delle navicelle spaziali.

Inoltre, un’altra importante compagnia sta lavorando sul progetto di uno aereo spaziale chiamato Tengyun, la China aerospace acience and industry Corp. (Casic). «A differenza del riutilizzo di razzi adottato dallo SpaceX, l’aereo spaziale può decollare da un normale aeroporto per trasportare veicoli spaziali in orbita. Porterà una rivoluzione per il futuro trasporto aerospaziale», aveva dichiarato Zhang Hongwen di Casic nel 2018.

Nell’attesa di ulteriori informazioni dalle agenzie cinesi, resta chiaro che l’obiettivo, nel testare veicoli spaziali riutilizzabili, rimane quello di ridurre i costi di accesso allo spazio.

Immagine in apertura: Un’immagine di repertorio del lancio di Long March-2F che trasportav lo Shenzhou-11 decollato nel 2016.