SCONTRO FRA TITANI/Lo sguardo del telescopio Nasa-Esa su Ngc 3256, entità nata dalla collisione di due galassie a spirale che ancora presenta i segni del suo passato burrascoso

Valeria Guarnieri 1 giugno 2018

Spicca leggiadra e luminosa sull’oscurità dello spazio profondo come una rosa appena sbocciata, ma la venustà del suo aspetto cela un passato turbolento: sono questi i tratti salienti di Ngc 3256, una galassia derivante dallo scontro violento di altre due, ritratta con tocco d’artista dallo storico telescopio Hubble. Ngc 3256 si trova a circa 100 milioni di anni luce di distanza nella costellazione della Vela, appartiene al superammasso dell’Idra-Centauro e le sue dimensioni sono simili a quelle della Via Lattea. Il suo aspetto aggraziato, ma distorto, porta ancora i segni dell’evento tumultuoso che le ha dato origine circa 500 milioni di anni fa; le tracce sono evidenti nelle lunghe code luminose che si estendono intorno alla galassia e nelle giovani stelle blu che le popolano, nate durante la collisione di gas e polveri.

Durante i processi di fusione tra due galassie, le stelle raramente entrano in collisione perché sono separate da grandi distanze, mentre le interazioni avvengono soprattutto tra i gas e le polveri che producono formazioni spettacolari. La particolare lucentezza che caratterizza il centro di Ngc 3256 è indicativa del suo stato di galassia starburst, dove il tasso di formazione di baby astri è molto elevato. Le nuove stelle sono in massima parte scintillanti nel lontano infrarosso, rendendo la galassia in questione particolarmente luminosa in questa lunghezza d’onda; per questa sua caratteristica, Ngc 3256 è stata classificata come ‘galassia luminosa all’infrarosso’ (LirgLuminous InfraRed Galaxy).

Inoltre, la galassia presenta lunghi filamenti di polveri scure e un ampio disco di gas molecolare che ruotano intorno a due nuclei distinti, i resti delle entità originarie. Le due antiche galassie a spirale, secondo gli astronomi, avevano una massa simile ed erano ricche di gas: durante la collisione, quindi, le loro forze dovrebbero essere state alla pari. I bracci a spirale non sono più riconoscibili e, nel giro di poche centinaia di milioni di anni, i due nuclei finiranno per fondersi; a questo punto, Ngc 3256 si evolverà probabilmente in una galassia ellittica. Ngc 3256 è stata spesso oggetto di ricerche e per gli astronomi costituisce la ‘palestra’ ideale per studiare le galassie starburst derivanti da collisioni. Non è la prima volta che Hubble fotografa Ngc 3256. Infatti, in occasione del 18° compleanno del telescopio (24 aprile 2008), la galassia era stata già immortalata nell’ambito di una galleria contenente 59 immagini di galassie in fase di fusione.