Patrizia Caraveo. Astrofisica, scienziata e dirigente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica

Il Cielo è di tutti, in libreria dal 9 luglio, è firmato dalla nota astrofisica italiana Patrizia Caraveo per la collana Le Grandi Voci della Dedalo editore.

In questo nuovo lavoro l’autrice confessa il suo amore di sempre: la scienza astronomica, la sua funzione nel corso della storia dell’umanità e di come abbia sempre ispirato letterati e religioni pagane.

Il Sole e le stelle continuano a sorgere e a tramontare, la Luna non arresta il suo balletto intorno alla Terra. Tutto è rimasto immutato tranne l’atteggiamento della nostra civiltà che prima ha elevato ai ranghi di materia primaria l’insegnamento dell’astronomia e oggi, pur apprezzando le grandi scoperte, nei fatti, ha ridotto ai ranghi di un’ancella della geografia, proprio quella scienza che ci ha consentito di comprendere l’universo e i suoi misteri.

Un atteggiamento schizofrenico afferma la Caraveo. I siti che parlano di astronomia e la stessa Nasa, ottengono milioni di collegamenti ma nei fatti il genere umano ha perso il suo contatto visivo con il cielo notturno.

Con tali considerazioni la Caraveo si addentra in una lucida analisi tra costi e i benefici del progresso tecnologico. Se da un lato la tecnologia ci ha consentito e consentirà progresso, affari e quindi ricchezza, dall’altro bisognerà tener conto degli impatti della sua evoluzione.

Nel prossimo futuro vivremo in smart city dove, se non si tiene conto dell’importanza di restituire all’umanità la visione di un cielo stellato, si rischia di perdere del tutto quel contatto visivo a causa di un eccesso di illuminazione.

Pur apprezzando l’importanza della costellazione di satelliti Starlink della Space X di Elon Musk, l’autrice sottolinea come sia argomento attuale e dirimente trovare un punto di mediazione tra l’eccessiva luminosità dei satelliti della costellazione (in particolare i primi, successivamente SpaceX ha promosso soluzioni che ne attenuassero l’effetto) e il conseguente inquinamento luminoso , con il garantire la connessione veloce a Internet in ogni angolo del nostro pianeta .

Il Cielo è di tutti è anche una breve lezione di fisica astronomica di base per condurre il lettore non esperto a comprendere la fondamentale necessità di osservare con lenti differenti i fenomeni dell’universo. L’utilizzo di tutte le bande dello spettro elettromagnetico dal radio ai raggi gamma ha consentito missioni spaziali importanti per svelare nuova conoscenza.

Secondo la scienziata, tutto il progresso tecnologico e scientifico di cui oggi beneficiamo non può  prevalere sulla rilevanza scientifica dell’osservazione del cielo anche dal suolo terrestre, anche in presenza di un economia dello spazio che varrà oltre 1100 miliardi di dollari nel 2040.

Se quindi la conquista dello spazio, in particolare in orbita bassa, non è, giustamente, destinata a fermarsi, si rende assolutamente necessario trovare soluzioni soddisfacenti per tutti sulla base di accordi tra scienziati e imprenditori.

Un ruolo fondamentale in questa mediazione tra scienza e space economy potrebbe svolgerlo l’ONU e in particolare l’Ufficio per lo spazio extraatmosferico (UNOOSA). Il prossimo ottobre è, infatti, previsto un meeting per affrontare il delicato tema di come garantire, con le dovute mediazioni, che il cielo possa continuare a essere un’opportunità per tutti.