Ha dimensioni simili a Nettuno, ma, a differenza del gigante ghiacciato del Sistema Solare, orbita molto vicino al suo astro, al punto da compiere il percorso in poco più di otto giorni: sono questi i tratti salienti di un esopianeta individuato dalla missione Tess della Nasa nel disco di polveri che circonda le giovane stella Au Microscopii (Au Mic in breve). La scoperta, che aiuta a far luce sui processi di formazione planetaria, è stata pubblicata su Nature (articolo: “A planet within the debris disk around the pre-main-sequence star Au Microscopii”); all’indagine, coordinata dal Dipartimento di Fisica e Astronomia della George Mason University (Virginia), hanno preso parte oltre 80 ricercatori, tra cui i rappresentanti di vari centri della Nasa e dell’Inaf-Osservatorio Astrofisico di Arcetri.

Au Mic è una nana rossa piuttosto giovane in termini astronomici (ha un’età compresa tra 20 e 30 milioni di anni) e si trova nella costellazione meridionale del Microscopio, a poco più di 31 anni luce di distanza dalla Terra; fa parte dell’associazione di Beta Pictoris (Beta Pictoris Moving Group), il cui nome si deve ad una stella di tipo A, che ospita due pianeti ed è circondata da un disco come Au Mic. La particolare condizione di Au Mic aveva da tempo suscitato l’interesse degli studiosi, che per oltre un decennio sono andati a caccia di pianeti nel suo disco, caratterizzato dalla presenza di grumi di polvere in movimento. Grazie alla sensibilità degli strumenti di Tess, è stato possibile individuare – con il metodo del transito – quello che al momento è l’unico pianeta di questo sistema, disegnato come Au Mic b; per confermarne l’esistenza, però, gli studiosi hanno dovuto utilizzare anche i dati del telescopio Spitzer della Nasa, il cui archivio continua ad essere un valido supporto, nonostante la missione sia terminata il 30 gennaio scorso. L’utilizzo di queste informazioni si è reso necessario perché le giovani stelle come Au Mic sono interessate da fenomeni turbolenti che incidono sulla loro luminosità e che potrebbero quindi trarre in inganno.

Il gruppo di lavoro ritiene che Au Mic b si sia formato lontano dalla sua stella e che poi sia migrato verso di essa a causa dell’interazione gravitazionale con il disco; le misurazioni effettuate con Tess e in base ai dati di Spitzer hanno messo in rilievo che le dimensioni del pianeta sono più ampie dell’8% rispetto a Nettuno. Secondo gli studiosi, il sistema di Au Mic è un laboratorio unico nel suo genere per studiare la formazione e l’evoluzione dei pianeti e delle loro atmosfere e la loro interazione con le stelle ospiti. Gli autori del saggio continueranno a monitorare questo sistema per verificare la presenza di altri pianeti, dato che con Tess è stato osservato un evento astronomico candidato ad essere un altro transito.

In alto: elaborazione artistica di Au Mic b (Crediti: Nasa’s Goddard Space Flight Center/Chris Smith – Usra)