SONDA ESA/La missione Hera visiterà il più piccolo della coppia del sitema di asteroidi binari Didymos per mettere a punto alcune tecniche di difesa planetaria

Fulvia Croci 26 giugno 2018

E’ la prima missione ad essere destinata verso un sistema di asteroidi binari per scoprirne la caratteristiche e mettere a punto alcune tecniche di difesa planetaria. Stiamo parlando di Hera, un ambizioso progetto targato Esa che ha come obiettivo una coppia di asteroidi: Didymos A il corpo principale dal diametro di 780 metri e Didymos B, di 160 metri noto anche come Didymoon, obiettivo principale della sonda. Hera, è l’erede di Asteroid Impact Mission, un progetto parte della missione congiunta Esa-Nasa Aida che non ha ricevuto l’approvazione definitiva, ma che ha comunque fornito le conoscenze derivanti dagli anni di preparazione.

Didymoon sarà anche la meta della missione Nasa Dart che si schianterà sulla sua superficie nel 2022. L’impatto della sonda porterà a un cambiamento nella durata dell’orbita di Didymoon attorno al corpo principale che permetterà di validare la tecnologia necessaria per variare l’orbita di un asteroide in rotta di collisione con la Terra, sfruttando l’impatto cinetico di un veicolo spaziale. Dart porterà con sè anche un importante contributo italiano: ‘“Ad inizio di quest’anno, Nasa ha invitato Asi a contribuire direttamente alla missione Dart – commenta Simone Pirrotta di Asi – con un cubesat che si separerà dalla sonda madre prima dell’impatto e acquisisca immagini dell’impatto su Dydimoon, del cratere che si formerà e del materiale che sarà espulso, fungendo così da prezioso immediato testimone della collisione e dei suoi effetti”.

Quando Hera raggiungerà Didymoon nel 2026, l’asteroide sarà il primo oggetto del Sistema Solare ad aver subito uno spostamento orbitale grazie a uno sforzo umano.

La sonda misurerà il cratere lasciato da Dart grazie a una serie di sorvoli ravvicinati che permetteranno di osservarlo con una risoluzione di 10 centimetri. Oltre a questo, Hera indagherà anche le proprietà fisiche dell’oggetto ed effettuerà la stima della massa dell’asteroide, un’operazione che non potrebbe essere effettuata con metodi tradizionali dato che campo gravitazionale di Didymoon sarebbe sommerso da quello del compagno più grande. I dati raccolti renderanno Hera un esperimento unico del suo genere per la difesa planetaria che potrebbe essere messa in pratica in caso di pericolo reale derivante dall’impatto di un oggetto contro la Terra.