L’Antartide e la Groenlandia stanno perdendo ghiaccio sei volte più velocemente rispetto agli anni ’90, provocando un innalzamento del livello dei mari senza precedenti.

Lo scioglimento dei ghiacciai terrestri della Groenlandia verificatosi la scorsa estate – pari a 600 miliardi di tonnellate di ghiaccio –  ha portato ad un innalzamento dei mari di 2,2 millimetri in soli due mesi. Un dato significativo emerso dalle osservazioni del satellite Nasa Gravity Recovery and Climate Experiment (Grace).  Tra il 2002 e il 2019 l’enorme calotta glaciale della Groenlandia ha perso in media 268 miliardi di tonnellate di ghiaccio, meno della metà di quello che si è sciolto solo la scorsa estate.

Il tasso di fusione dei ghiacci ha portato all’innalzamento del livello del mare globale negli ultimi tre decenni di 1,78 centimetri. Di questo aumento, il 60% (1,06 cm) riguarda i ghiacciai della Groenlandia e il 40% (7,2 millimetri) alla fusione dell’Antartide.

Un dato a prima vista quasi insignificante, ma non secondo quanto riportato nell’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), le cui previsioni indicano un innalzamento totale del livello del mare di 60 centimetri entro il 2100, mettendo così a rischio centinaia di milioni di persone che vivono nelle comunità costiere.

I dati satellitari raccolti dagli anni ’90 ad oggi hanno permesso agli esperti di creare  un quadro dettagliato della massa persa dai ghiacciai negli ultimi trent’anni, calcolando anche la velocità con cui il ghiaccio scorre nel mare. I risultati mostrano che l’Antartide e la Groenlandia, dal 1992 al 2018, hanno perso 7 trilioni di tonnellate di ghiaccio.

La causa dello scioglimento del ghiaccio in Antartide è legata quasi del tutto al riscaldamento delle acque oceaniche. Per la Groenlandia il riscaldamento delle acque ha inciso per circa la metà del ghiaccio perso; il resto è stato causato dal riscaldamento dell’aria che ha sciolto le calotte glaciali in superficie.

«Ogni centimetro di innalzamento del livello del mare porta a inondazioni costiere ed erosione costiera, sconvolgendo la vita delle persone in tutto il pianeta», ha dichiarato lo scienziato Andrew Shepherd, professore all’Università di Leeds. «Se l’Antartide e la Groenlandia continuano a seguire lo scenario di riscaldamento climatico peggiore, causeranno un ulteriore aumento del livello del mare di 17 centimetri entro la fine del secolo».

Gli studi sono stati pubblicati su Nature e su Geophysical Research Letters.