L’inevitabile necessità di effettuare ulteriori test di controllo da parte dei team russi ed europei, hanno portato l’Agenzia spaziale europea e quella russa alla decisione di rimandare  il lancio della missione ExoMars. Un rinvio, che per la meccanica celeste che regola il sistema planetario solare non può essere prima di due anni, a settembre 2022.

Infatti, i soli 18 giorni di una finestra di lancio prevista tra poco più di quattro mesi, si sono mostrati non compatibili con le attività finali dei test per la sonda europea. Le necessarie attività di controllo e di verifica conclusive non hanno consentito la conferma della data di lancio. La prossima opportunità di decollo per la missione sarà possibile solamente tra 780 giorni, vale a dire nel 2022, quando i due pianeti saranno di nuovo vicini.

La decisione nasce dalla necessità di poter garantire una più alta probabilità di successo nelle operazioni atte a raggiungere e studiare la difficile superficie marziana. Per questo motivo è stato deciso di dare più tempo per le attività di completamento e controllo delle parti principali che compongono la missione (il modulo di discesa ed il rover). Tutto questo nonostante l’impegno dedicato dalle industrie europee ed italiane, messo in campo in particolare negli ultimi mesi, necessario a superare le ultime incertezze di sviluppo della missione. Ne sono un esempio gli ultimi test positivi effettuati sui paracadute che avranno il compito di far atterrare in sicurezza la piattaforma sulla superficie marziana. I test finali sono previsti entro la fine di marzo.

A complicare ulteriormente la situazione anche l’attuale contesto sanitario europeo che non permetterà di effettuare alcuni test finali a causa del rietro obbligato in patria degli esperti russi  e delle difficili condizioni di lavoro dell’industria europea. La scelta di Esa e Roscosmos di optare per la prossima finestra di lancio nel 2022 ha trovato concordi tutti i partner istituzionali e industriali, al fine di non compromettere la riuscita del programma e portare con successo sul pianeta rosso la piattaforma, il rover e le altre attrezzature.

I due anni che mancheranno alla data di lancio verranno impiegati per completare al più presto lo sviluppo e verifica dei vari elementi della missione (auspicabilmente entro la fine di quest’anno), per poi stivare la sonda in condizioni sicure fino all’inizio della campagna di lancio nel 2022.

Il comunicato ufficiale