LUNA DI SATURNO/I dati raccolti dallo spettrometro italiano Vims a bordo di Cassini mostrano con un dettaglio senza precedenti la superficie del satellite saturniano, come potrebbe apparire a un osservatore spaziale senza la densa atmosfera

Giulia Bonelli23 luglio 2018

Sei immagini recentemente diffuse dalla Nasa ritraggono Titano, il più grande satellite naturale di Saturno, sotto una luce completamente nuova. Il merito degli scatti d’autore va a Vims (acronimo di Visual and Infrared Mapping Spectrometer), spettrometro italiano a bordo della sonda Cassini. Il satellite di Saturno mostra con un dettaglio senza precedenti il suo vero volto, rivelando oltre la spessa atmosfera gassosa che lo circonda una superficie complessa.

Le immagini sono il risultato della combinazione di 13 anni di dati provenienti dalla sonda Nasa-Esa-Asi, che ha concluso il suo lavoro lo scorso 15 settembre con un ultimo tuffo sul gigante ad anelli. Utilizzando le frequenze a infrarossi, Vims è riuscito a penetrare la densa foschia che avvolge la superficie ghiacciata della luna saturniana. A partire da una fotografia nella luce visibile, ecco dunque emergere le 6 diverse immagini ad infrarosso che mettono in luce montagne e pianure, ma anche laghi e fiumicostituiti da gas metano liquido. Le mappe ad infrarosso elaborate precedenza da Vims avevano già mostrato un satellite dalle caratteristiche morfologiche complesse, ma queste nuove immagini sono ad oggi la rappresentazione più fedele di come potrebbe apparire Titano a un osservatore spaziale se per un istante fosse spazzata via la densa atmosfera del satellite.

Queste osservazioni riaccendono le ipotesi, già avanzate in precedenza, che Titano possa ospitare forme di vita primordiale. Un mistero che potrebbe essere svelato da Dragonfly, nuova missione verso la luna di Saturno che la Nasa vuole lanciare nel 2025 per studiare da vicino il volto di Titano e sondarne l’abitabilità.