Il 14 gennaio di 15 anni fa la sonda Huygens della missione Nasa-Esa-Asi Cassini fu il primo oggetto terrestre ad atterrare con successo su altro mondo del sistema solare esterno, Titano, luna di Saturno. Non tutto sanno, però, che nel corso della discesa qualcosa andò storto: il lander iniziò a ruotare nel verso sbagliato. Oggi gli scienziati hanno finalmente dato una spiegazione a quel comportamento anomalo, che, fortunatamente non pregiudicò la riuscita della missione, che raccolse dati inediti e preziosi sull’atmosfera e sulle proprietà fisiche di Titano. Ma cosa accadde in quelle ore cruciali? La risposta arriva dai test subsonici condotti nella galleria del vento dell’Università di Orléans, in Francia. Huygens era dotato di 36 palette angolate che servivano a controllare la rotazione del modulo di discesa. All’inizio della sequenza, il lander, come previsto, ruotava in senso antiorario, compiendo 7,5 rotazioni al minuto. Poi iniziò a rallentare per poi adottare una direzione opposta a quella nominale. Inaspettatamente, due delle appendici principali della sonda, il sottosistema di separazione e l’antenna radar-altimetro, avevano prodotto una coppia opposta a quella delle palette, che invertì la rotazione della sonda. Fortunatamente, l’entità della nuova rotazione, quasi speculare, risultò simile a quella predetta tanto che la sonda riuscì a svolgere comunque il suo lavoro. Un mistero ingegneristico risolto, dunque, che sarà utile e disegnare i futuri moduli di discesa planetaria.