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Un’onda gassosa per la Via Lattea

Gli astronomi del Radcliffe Institute for Advanced Study di Harvard  hanno scoperto una struttura gassosa monolitica a forma di onda – la più grande mai vista nella nostra galassia – composta da nursery stellari interconnesse. Soprannominata ‘l’onda di Radcliffe’  -dal nome dell’istituto che ha condotto lo studio  –  la struttura gassosa è una delle più estese mai osservate nella Via Lattea.

Lo studio, pubblicato sull’ultimo numero di Nature, è stato realizzato grazie ai dati del satellite Esa Gaia che ha tra i suoi compiti quello di misurare con precisione la posizione, la distanza e i movimenti delle stelle.

I ricercatori hanno combinato i dati di Gaia con altre misurazioni, per costruire una mappa 3D dettagliata della materia interstellare nella Via Lattea e nel corso delle osservazioni, hanno notato una struttura insolita nel braccio a spirale più vicino alla Terra. Lunga e sottile e dalla forma ondulata, la struttura comprende diverse nursery stellari che, secondo studi precedenti, avrebbero dovuto fare parte della Cintura di Gould, un anello parziale di stelle esteso per circa 3000 anni luce, inclinato attorno al piano galattico.

«Gould e Herschel hanno osservato la formazione di stelle luminose in un arco proiettato sul cielo e da allora, la comunità scientifica ha cercato di capire se queste nubi molecolari potessero formare un anello in 3D – commenta João Alves, autore dello studio – al contrario, i risultati della ricerca mostrano che ci troviamo davanti alla più grande struttura di gas coerente della galassia, che non ha la forma ad anello ipotizzata, ma appare come un filamento ondulato. Non conosciamo ancora a fondo questa struttura ad onda, ma sappiamo che il nostro Sole interagisce con essa».

La nuova mappa 3D mostra la Via Lattea sotto una nuova luce e offre ai ricercatori la possibilità di fare nuove scoperte sulle sue strutture. In passato, uno studio precedente realizzato anch’esso da Harvard, si era servito dell’astrostatistica in aggiunta ai dati di Gaia, per mappare la distribuzione in 3d delle polveri galattiche.

Questo studio ha svolto un ruolo chiave nella compilazione del più vasto catalogo sulle distanza tra le stelle nelle nursery stellari della nostra galassia ed ha fornito le basi della  ricerca  più recente, guidata dal Radcliffe.

«Lo studio delle nursery stellari – conclude Douglas Finkbeyer autore del primo studio guidato da Harvard – è reso complicato dalla presenza di dati imperfetti. I nostri team hanno superato queste difficoltà unendo l’elaborazione statistica dei dati con le osservazioni dettagliate di Gaia e grazie a questo sforzo, possiamo iniziare a guardare la Via Lattea con occhi nuovi».

 

Fulvia Croci: Giornalista