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Un’esplosione a raggi X da record

È stata l’esplosione di raggi X più luminosa di sempre. E non poteva sfuggire allo ‘sguardo’ di Nicer, il telescopio Nasa installato sulla Stazione Spaziale Internazionale, pensato per studiare alcuni tra gli oggetti più affascinanti del cosmo, le pulsar (ne abbiamo parlato qui).

L’emissione proviene da una stella di neutroni chiamata J1808, distante circa 11.000 anni luce dalla Terra che gira su se stessa circa 401 volte al secondo.

J1808 fa parte di un sistema binario. La sua compagna è una nana bruna, un oggetto con massa più grande di quella di un pianeta ma troppo piccola per essere classificata come una stella.

L’esplosione è stata così intensa che ha rilasciato in soli venti secondi un’energia pari a quella sprigionata dal nostro Sole in dieci giorni. Per questo motivo gli scienziati hanno classificato l’evento come un lampo di raggi X di tipo I.

«Dai dati di Nicer abbiamo visto un cambio di luminosità in due fasi, che pensiamo sia dovuto all’espulsione di strati separati dalla superficie della pulsar, e altre caratteristiche che ci aiuteranno a decodificare la fisica di questi potenti eventi», ha commentato Peter Bult, astrofisico del Goddard Space Flight Center della Nasa.

Questa scoperta fornisce agli scienziati un nuovo, fondamentale tassello per comprendere la nascita e l’evoluzione delle stelle di neutroni. Grazie a strumenti come Nicer sarà possibile studiare la fisica subatomica che altrimenti sarebbe inaccessibile. 

Ilaria Marciano: Giornalista | Digital Addicted since 1990