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Come si sono estinti i mammut?

Conoscete la controversa teoria dell’impatto del Dryas recente? Avanzata nel 2007, propone che uno sciame meteorico o una cometa abbia colpito la Terra circa 12.800 anni fa, causando un periodo di freddo estremo che avrebbe contribuito all’estinzione di oltre 35 specie di megafauna tra cui bradipi giganti, gatti dai denti a sciabola, mastodonti e mammut, oltre che a un drastico declino delle prime popolazioni umane. Gli scienziati ritengono che l’impatto abbia causato enormi incendi che potrebbero aver bloccato la luce solare, causando un lungo inverno verso la fine dell’epoca pleistocenica.

Un nuovo studio condotto dall’archeologo Christopher Moore e altri 16 colleghi e pubblicato questa settimana su Scientific Reports – una pubblicazione di Nature – presenta nuove prove a sostegno dell’impatto cosmico, compatibili con quelle raccolte a White Pond vicino a Elgin, nella Carolina del Sud. In particolare la nuova ricerca si basa sul rinvenimento di elevate concentrazioni di platino – un elemento associato a oggetti cosmici come asteroidi o comete – in Nord America, Europa, Asia occidentale e recentemente in Cile e Sudafrica.

«Inizialmente abbiamo pensato che l’evento fosse limitato al Nord America, poi abbiamo trovato prove in Europa e in altri luoghi dell’emisfero settentrionale. Ora la ricerca in Cile e in Sudafrica, lascia ipotizzare che si sia trattato un avvenimento globale».

Parallelamente, un team di ricercatori ha rilevato concentrazioni insolitamente elevate di platino e iridio nei sedimenti di un cratere recentemente scoperto in Groenlandia. Sebbene il cratere non sia ancora stato datato con precisione, Moore afferma che vi sono buone probabilità che possa essere il luogo d’impatto, la “pistola fumante” che potrebbe confermare l’evento cosmico.

Il breve ritorno alle condizioni dell’era glaciale durante il periodo del Dryas recente – noto anche come il Grande Congelamento – è ben documentato. Tuttavia, le cause di questo repentino cambiamento climatico e del declino demografico che ha interessato uomini e animali sono rimaste poco chiare. L’ipotesi dell’impatto è stata proposta come possibile fattore scatenante degli improvvisi mutamenti climatici che durarono circa 1.400 anni ma ad oggi restano ancora molte le critiche a questa teoria, tra cui le incongruenze riguardo all’estinzione della macrofauna, che non è avvenuta in un breve periodo di tempo come invece sarebbe ipotizzabile a seguito di un evento catastrofico. Anche la metodologia della raccolta campioni è stata nel passato oggetto di aspre critiche da parte della comunità scientifica.

Manuela Proietti: Giornalista, photo- e videographer. Dal 2009 coordina i progetti editoriali dell'Agenzia spaziale italiana. Ha lavorato per l'Agenzia Dire e scritto per La Stampa