A casa da soli di Vichi De Marchi, della Giunti Editore, collana Colibrì per lettori in erba, è un divertente e insolito racconto della vita di due gemelli molto diversi tra loro e che vivono da soli. La matita di Agnese Innocente disegna i caratteri così opposti di Gigi e di Genoveffa che si organizzano per rispettare le regole lasciate dai loro genitori prima di volare in cielo, concedendosi qualche trasgressione qua e là.

La scommessa della Giunti e dell’autrice Vichi De Marchi sembra quella di voler rappresentare una realtà comune e ordinaria. Ma già dalle prime righe si comprende che di comune e ordinario c’è davvero molto poco… due bambini organizzati e consapevoli della grande fiducia che i loro genitori hanno riposto in loro, lasciando come unico riferimento adulto la nonna, appassionata giocatrice di carte e iscritta al Circolo delle Maghe Magò.

Gigi e Genoveffa devono sostenere il peso dell’organizzazione della casa, saper badare alla loro stessi e riuscire comunque a vivere una vita sociale, compreso il rapporto con le maestre e con i compagni di scuola. Le parole chiavi di questo libro molto adatto a far sognare i bambini sulla condizione di massima libertà che si può vivere quando si resta a casa da soli sono certamente equivoci, indipendenza e legame familiare che accompagnano il lettore in tutto il racconto. Un racconto che si snoda tra il quotidiano, spesso melanconico, e i divertenti profili dei diversi gatti adottati, che una volta a settimana sono ospiti nella casa di Gigi e Genoveffa o l’impegno profuso dai due gemelli per un pigiama party tutto da organizzare in una casa senza adulti.

I profili di Gigi e Genoveffa sono di bambini soli ma con una grande sensibilità verso le stelle, Marte e la Luna. Insomma verso lo spazio che rafforza in loro la certezza di far parte di una famiglia diversamente normale.