Può Venere in passato aver ospitato la vita? Un’ipotesi già considerata in passato ma scartata per via della vicinanza del pianeta al Sole.

Ma secondo un nuovo studio, condotto dal Nasa Goddard Institute of Space Science, Venere potrebbe aver avuto in passato temperature sufficientemente basse da permettere la presenza di acqua in superficie.

Simile per dimensioni alla Terra ma decisamente inospitale, per circa 3 miliardi di anni potrebbe aver ospitato oceani sulla sua superficie, prima di un possibile disastroso effetto serra.

Secondo lo studio, in passato l’acqua scorreva sulla superficie del pianeta poiché la sua temperatura – attualmente di +400°C – si aggirava tra i +20°C e i +50°C.

Se il pianeta si fosse evoluto in modo simile alla Terra come ipotizzano gli scienziati, per i successivi 3 miliardi di anni, l’anidride carbonica sarebbe stata assorbita da rocce di silicato e bloccata in superficie.

Poi, 700 milioni di anni fa, è cambiato qualcosa: l’anidride carbonica sarebbe stata reimmessa nell’atmosfera senza poi essere riassorbita dal rocce, causando un effetto serra in grado di provocare un cambiamento climatico disastroso. Le cause di questo cambiamento sono ancora ignote. Gli scienziati ipotizzano che le motivazioni siano legate alle attività vulcaniche sul pianeta. Grandi quantità di magma avrebbero rilasciato anidride carbonica dalle rocce fuse nell’atmosfera. Il magma si sarebbe solidificato prima di raggiungere la superficie creando una barriera che ha impedito il riassorbimento del gas. La presenza di grandi quantità di anidride carbonica ha quindi innescato un effetto serra che ha provocato l’aumento esponenziale della temperatura che tutt’oggi è presente su Venere.