La sonda della Nasa Osiris Rex dopo quasi due anni di viaggio è giunto a tiro di fotocamera dell’asteroide Bennu del quale riporterà a terra un campione da analizzare

Redazione 26 agosto 2018

Dopo quasi due anni di viaggio la sonda della NASA, OSIRIS-REx, lanciata l’8 settembre del 2016, ha scattato la sua prima immagine della meta del suo viaggio: l’asteroide Bennu, iniziando così l’avvicinamento finale al suo obiettivo.

Lo scorso 17 agosto, la fotocamera PolyCam della sonda ha ottenuto l’immagine qui sopra pubblicata da una distanza di 2,25 milioni di chilometri.OSIRIS-REx è la prima missione della NASA con l’obiettivo di studiare un asteroide relativamente vicino alla Terra, raccoglierne un campione e riportarlo sul nostro pianeta per essere analizzato.”Ora che OSIRIS-REx è abbastanza vicino da poter osservare Bennu nei prossimi mesi il team di missione cercherò di acquisire le maggiori conoscenze possibili dell’asteroide, dalle dimensione alla caratteristiche della superficie, prima che la sonda giunga al suo obiettivo”, dice Dante Lauretta, principal investigator  di OSIRIS-REx e professore di scienze planetarie presso l’Università dell’Arizona. “Dopo aver passato così tanto tempo a pianificare questo momento, non vedo l’ora di vedere cosa ci rivela Bennu”.”In questo momento, Bennu sembra solo una stella, una fonte puntuale”, aggiunge Carl Hergenrother, leader del gruppo di lavoro sull’astronomia OSIRIS. “Questo cambierà a novembre, quando inizieremo osservazioni dettagliate e inizieremo a vedere crateri e massi. Quando cioé il nostro asteroide passerà dall’essere un oggetto astronomico a un oggetto geologico reale”.

Oltre alla suite di telecamere OCAMS, di cui fa parte PolyCam, a bordo della sonda vi sono lo spettrometro termico OTES, lo spettrometro OVIRS visibile e infrarosso, l’altimetro laser OLA e lo spettrometro a raggi X REXIS.

Dopo l’arrivo a Bennu, la sonda effettuerà nel primo mese alcuni flybys del polo nord, dell’equatore e del polo sud di Bennu, a distanze comprese tra i 18 e i 7 chilometri di altezza. Queste manovre consentiranno la prima misurazione diretta della massa di Bennu e osservazioni ravvicinate della sua superficie.

“La bassa gravità di Bennu rappresenta una sfida unica per la missione”, dice Rich Burns, project manager di OSIRIS-REx presso il Goddard Space Flight Center della. “Con un diametro di appena 500 metri, Bennu sarà l’oggetto più piccolo mai sorvolato da una sonda spaziale”.