Una luce brillante racchiusa in una leggiadra nube lilla che emerge dallo sfondo scuro dello spazio: così si è presentata alla fotocamera di Hubble la nebulosa planetaria Ngc 5307, scoperta da John Herschel nel 1836 e situata a oltre 10mila anni luce dalla Terra, nella costellazione meridionale del Centauro.  Il quadro è solo apparentemente idilliaco: l’infaticabile fotografo spaziale, infatti, ha ripreso un oggetto celeste che si forma quando la vita di una stella entra nella fase di gigante rossa e si avvicina al suo epilogo.

Le nebulose planetarie costituiscono lo step finale di astri simili al Sole e per gli astronomi sono realtà molto interessanti da monitorare perché possono dare un’idea di come potrebbe evolversi il nostro sistema planetario. I nuclei stellari sono teatro di processi di fusione nucleare che sprigionano un’intensa energia, in grado di mettere a dura prova l’equilibrio degli astri, i quali riescono a sopravvivere grazie alla loro forza di gravità. Al termine della fase di gigante rossa, le forze che si bilanciano nella stella perdono il loro equilibrio e il nucleo, senza più disporre di una quantità sufficiente di energia di fusione, collassa su sé stesso.

In questa fase gli strati di superficie vengono espulsi verso l’esterno e tutto quello che rimane dell’astro iniziale è quanto si vede nella foto di Hubble: una nana bianca avvolta dai veli scintillanti del materiale emesso in precedenza. Tuttavia, il processo evolutivo dell’antica stella non è ancora terminato: gli strati esterni sono ancora in movimento, si stanno raffreddando e nel giro di poche migliaia di anni si disperderanno, mettendo a nudo la fioca nana bianca. Ngc 5307, classificata anche come Eso 221-1 ed Hen 2-98, è stata ritratta da Hubble con la sua fotocamera Acs (Advanced Camera for Surveys); l’immagine finale è stata realizzata con una serie di singoli scatti nel visibile e nel vicino infrarosso.