Rosalind Franklin, il rover della missione ExoMars 2020 ha completato la fase di costruzione nel Regno Unito ed è pronto a partire per la Francia, dove verrà sottoposto ai test sulle condizioni ambientali negli stabilimenti di Airbus Defence Space di Tolosa.  Durante l’ultima fase, tecnici hanno provveduto ad assemblare  telecamere, i potenti ‘occhi’ che forniranno immagini panoramiche e ad alta risoluzione del terreno di Marte.

Rosalind Franklin, è stato assemblato in una camera sterile nel corso di 18 mesi di attività. Una volta giunto in Francia, verrà sottoposto a 4 mesi di test ambientali per confermare la sua idoneità ad operare nell’ambiente marziano.  I test verranno condotti in un ambiente che simula le condizioni marziane con temperature che possono scendere fino a -120 gradi esterni e -60 gradi all’interno del rover. Rosalind Franklin inoltre, deve essere in grado di funzionare a una pressione pari a meno di un centesimo di quella terrestre e in un’atmosfera ricca di anidride carbonica.

Parallelamente, anche il modulo che trasporterà il rover su Marte, quello di discesa e la piattaforma scientifica, dovranno essere sottoposti ai test ambientali per confermare l’idoneità al viaggio nello spazio che durerà otto mesi. Infine, il rover ha completato una serie di test che hanno messo alla prova il laboratorio scientifico situato all’interno del rover, che provvederà alle analisi dei campioni di suolo recuperati.

Il lancio avverrà tra poco meno di una anno, in una finestra compresa tra il 26 luglio e il 13 agosto 2020. Rosalind Franklin volerà a bordo di un razzo russo Proton-M e giungerà su Marte nel marzo del 2021. ExoMars 2020 è una missione Esa sviluppata in collaborazione con l’agenzia spaziale russa Roscosmos. L’obiettivo è portare un rover, Rosalind Franklin, e una piattaforma russa, sulla superficie di Marte: il rover preleverà campioni di suolo grazie a una trivella costruita in Italia da Leonardo e il materiale raccolto verrà  analizzato da un laboratorio in situ, realizzato da Thales Alenia Space. L’Italia è in prima linea anche per il controllo della missione da terra con  il Centro di Controllo del Rover Europeo (Rocc)presso il Altec a  Torino. Il Rocc, monitorerà le operazioni del rover, mentre la rete delle comunicazioni sarà gestita dal centro Esa Esoc di Darmstadt in Germania.