Agosto, moglie mia non ti conosco. Un proverbio di qualche anno fa, che indicava le mogli al mare mentre il marito in città continuava a lavorare. Altra epoca rispetto a quella che stiamo vivendo, quello della globalità, dove le stagioni sono tutte uguali, non solo per il cambiamento climatico, o le verdure di stagione che prescindono dal periodo che gli dovrebbe appartenere, ma perché niente si ferma e tra questi i lanci spaziali, diventati ormai una parte costante e comune del nostro vivere.

Lo dimostra il doppio lancio di Ariane 5 e Falcon 9. Il lanciatore europeo Ariane 5, alla cui realizzazione contribuisce l’italiana Avio, è decollato dallo spazioporto europeo di Kourou in Guyana francese lo scorso 6 agosto, per mettere in orbita i satelliti dui telecomunicazione  Intelsat 39 e Edrs C.

Il primo fornirà servizi di broadcast TV, mentre  il secondo si unirà alla rete di telecomunicazioni laser European Data Relay System. Infatti, utilizzando i raggi ottici i satelliti della rete Edsr potranno ‘comunicare’ con altri veicoli spaziali, acquisendo dati e immagini, velocizzando così l’invio di informazioni a Terra. In particolare, il satellite opererà insieme al ‘gemello’ Edsr A già operativo, inviando  immagini  acquisite dai quattro satelliti ottici di osservazione della costellazione Sentinel del programma Copernicus.

Un po’ più a nord della base di Korou, è stata la volta del Falcon 9, il vettore della compagnia di Elon Musk, la SpaceX. Obiettivo la messa in orbita del satellite atellite israeliano di Spacecom Amos-17. Costruito da Boeing, Amos-17 è progettato per fornire servizi di connettività a banda larga e broadcast in Africa sub-sahariana, Europa, Medio Oriente e parti dell’Asia. Il satellite trasporta un mix di transponder in banda C, K e Ka.

Il Falcon 9 è stato lanciato dal Pad 40 di Cape Canaveral, vedendo il successo sia della messa in orbita del satellite che del recupero di parti del lanciatore stesso che saranno riutilizzate per nuovi lanci. Come peraltro in questa occasione. I booster erano già stati utilizzati in altri due precedenti lanci: per il satellite canadese Telstar-19 Vantage e quello del Qatar Es’hail-2.

E a breve sarà la volta di un satellite scientifico italiano, IXPE, frutto della collaborazione tra Asi, Inaf e Infn, ad andare in orbita grazie ad un Falcon 9 della SpaceX.

Ma ci torneremo.