La sua altezza supera i 4000 mila metri ed ha una base di 20 chilometri di diametro: queste misure, simili a quelle del Monte Bianco, caratterizzano l’Ahuna Mons, il rilievo più alto presente su Cerere, pianeta nano della Fascia degli Asteroidi. La montagna, che deve il suo nome ad una festa del raccolto presso la popolazione dei Sumi Naga in India, ha suscitato l’interesse della comunità scientifica sin dalle prime osservazioni ed è al centro di uno studio, mirato ad indagarne le origini e recentemente pubblicato su Nature Geoscience (articolo: “Slurry extrusion on Ceres from a convective mud-bearing mantle”). La ricerca, coordinata dall’Esa, è stata svolta da un team internazionale di geologi e ha visto anche il coinvolgimento dell’Università “La Sapienza” di Roma, del Jet Propulsion Laboratory della Nasa e dell’agenzia spaziale tedesca Dlr.

Il gruppo di lavoro si è servito di modelli geofisici e soprattutto dei dati della missione Dawn della Nasa, lanciata il 27 settembre 2007 e terminata il 1° novembre 2018. Dawn, cui l’Italia ha fornito un importante contributo tramite l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Istituto Nazionale di Astrofisica, ha avuto il compito di studiare l’infanzia del Sistema Solare, orbitando intorno a ben due corpi celesti: Cerere, appunto, e l’asteroide Vesta. I geologi hanno utilizzato soprattutto misurazioni gravimetriche e sono arrivati ad ipotizzare che l’Ahuna Mons sia il prodotto di un’insolita attività vulcanica. Infatti, a ‘dare il la’ alla montagna sarebbe stata una bolla composta da un miscuglio di acqua salata, fango e roccia che, dal mantello, sarebbe salita verso la superficie del piccolo pianeta fino a sfondarne la crosta ghiacciata. Quindi, la miscela fangosa, comprendente anche sali e silicati idrogenati, una volta arrivata all’aperto si è solidificata e stratificata fino a formare una montagna.

Il ‘cuore’ di Cerere, infatti, non è omogeneo ma ‘differenziato’: con questo termine i geologi indicano una struttura interna in cui, dopo la formazione, i componenti del corpo celeste si sono separati e stratificati in maniera differente, i più pesanti al centro (magnesio e ferro) e i più leggeri in alto (acqua e rocce contenenti silicato di alluminio). All’origine dell’Ahuna Mons, quindi, non vi è un criovulcanesimo tradizionale, vale a dire l’attività vulcanica che si verifica sui corpi ghiacciati del Sistema Solare, bensì una versione inusuale del fenomeno perché non coinvolge semplicemente sostanze acquose ma un mix di fango, acqua salata e roccia; Cerere è il primo corpo della Fascia degli Asteroidi in cui è stata riscontrata questa tipologia di attività. Gli studiosi ritengono che questo particolare vulcanesimo possa aver avuto luogo pure su altri pianeti nani e asteroidi di vaste dimensioni nel corso di periodi di tempo lunghi anche miliardi di anni.