La società ha sottoscritto un contratto con l’ESA nell’ambito del progetto che studierà il rapporto tra vento solare e magnetosfera

Redazione25 settembre 2017

L’interazione tra lo schermo protettivo della Terra e il vento solare, per approfondire il fenomeno dello ‘Space Weather’, è il focus di Smile (Solar wind Magnetospheric Ionospheric Link Explorer), missione congiunta tra l’Esa e l’Accademia Cinese delle Scienze (Cas). Il progetto ha visto oggi l’ingresso di Thales Alenia Space (joint venture tra Thales – 67% – e Leonardo – 33%), che si è aggiudicata uno dei tre studi messi a concorso dall’ente spaziale europeo per guidare il progetto di definizione del Modulo Payload Smile.

Il satellite Smile è costituito da una piattaforma fornita dalla Cas e, appunto, da un Modulo Payload (Plm) fornito dall’Esa. Il modulo imbarca quattro strumenti scientifici (provenienti da Canada, Regno Unito e Cina), l’unità di controllo Plm e l’ Unità di memoria, l’Unità di distribuzione e  il sistema di comunicazione a banda X, impiegato per il down link dei dati scientifici del Payload. Durante la fase di studio, Thales Alenia Space nel Regno Unito lavorerà con il team dell’Esa per definire e ottimizzare il payload. Le operazioni includeranno la soluzione termica e strutturale, la definizione delle apparecchiature a supporto del Plm, la sistemazione dei quattro strumenti  e la consegna di tutti i dati scientifici. Con il lancio, previsto nel 2021 dalla Guyana francese, il satellite, del peso di due tonnellate, sarà immesso in orbita Heo (Highly Elliptic Orbit) con un apogeo di 120,000 Km sul Polo Nord.

«Thales Alenia Space nel Regno Unito è orgogliosa di collaborare con gli esperti dell’Esa e di contribuire alla missione Smile che darà un importante contributo alla nostra conoscenza del tempo meteorologico nello Spazio e, in particolare, dei processi fisici che si sviluppano durante la continua interazione tra il vento solare e la magnetosfera», ha dichiarato Ben Oliver, Direttore Generale di Thales Alenia Space nel Regno Unito. Se supererà la fase di Pdr (Preliminary Design Review), la società gestirà gli equipaggiamenti, l’assemblaggio, integrazione e i test (Ait) del modulo Payload  presso il National Space Testing Facilities. Questa nuova struttura, che sarà operativa nel 2020, è stata sviluppata con i finanziamenti assegnati dal fondo di strategia industriale del Dipartimento per le Imprese, l’Energia e la Strategia Industriale del governo del Regno Unito, a sostegno delle attività di progettazione e costruzione di strumenti complessi per lo spazio e  satelliti tecnologicamente avanzati.