Potrebbe essere l’embrione di un pianeta nascente quello scovato da Alma, Atacama Large Millimeter submillimeter Array, nel disco che circonda la vicinissima stella TW Hydrae. La particolare ecografia fatta dal radiotelescopio cileno ritrae un grumo di polvere a ridosso della giovane stella. Che si tratti o no di un abbozzo di un corpo celeste, per la prima volta è stato individuato un potenziale sito di formazione planetaria. ‎”La vera natura del grumo non è ancora chiara,” dice Takashi Tsukagoshi dell’Osservatorio nazionale del Giappone, autore principale della ricerca “ma trovare il luogo esatto della nascita di un pianeta per noi è molto importante”.

La giovane stella TW Hydrae, 10 milioni di anni di età a 194 anni luce da qui, è circondata da un disco ad anelli e solchi concentrici, perfetto per dar vita a processi di formazione planetaria. Il grumo di polvere osservato da Alma, largo come la distanza tra il Sole e la Terra e lungo quattro volte tanto, potrebbe essere un disco circumplanetario, una struttura che nutre di materiale un pianeta neonato. La presenza di questa culla può dire molto sullo stadio di crescita del nuovo arrivato. Secondo Takashi Tsukagoshi potrebbe, in alternativa, trattarsi solo di un vortice di gas, frequente nelle stelle giovani.

Il processo è sotto gli occhi di Alma, strumento potente per lo studio della genesi dei pianeti, “ma non abbiamo una solida certezza” dice Tsukagoshi “perché la luminosità e la forma del disco circumplanetario non coincidono con le previsioni teoriche. Attendiamo nuove immagini di ALMA a più alta risoluzione e del telescopio Subaru a infrarossi per verificare la distribuzione della temperatura e la presenza di gas caldi intorno a un potenziale pianeta.”‎