Presentato dall’Amministrazione Trump il budget dell’agenzia per il 2019. Previsti finanziamenti per 19,9 miliardi di dollari

Fulvia Croci13 febbraio 2018

L’amministrazione Trump ha offerto alla Nasa un budget di 19,9 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2019. Il documento, presentato da Robert Lightfoot nella giornata di ieri, prevede tra i vari punti, la cancellazione dei fondi per lo sviluppo del telescopio Wfirst e llo stop ai finanziamenti alla Iss nel 2025. Il Wide-Field Infrared Survey Telescope (Wfirst), era considerata la prossima missione di punta nel campo dell’astrofisica già soggetta a un taglio dei costi da 3,9 a  3,2 miliardi. “Lo sviluppo del telescopio spaziale Wfirst avrebbe richiesto un aumento significativo del finanziamento nel 2019 e negli anni futuri, con un costo totale di oltre 3 miliardi di dollari”, ha dichiarato l’Ufficio della gestione  del bilancio della Casa Bianca  – sviluppare un altro grande telescopio spaziale subito dopo aver completato il James Webb non è una priorità per l’amministrazione.” Il documento, include anche la fine del finanziamento alla Iss nel 2025.

Nel dettaglio vengono offerti 150 milioni di dollari per iniziare una serie di attività di supporto per i partner commerciali volte a incoraggiare le capacità di sviluppo del settore privato a servizio delle attività dell’agenzia. Nel 2022  – secondo quanto si legge nella proposta- è previsto anche il test di un elemento chiave per la propulsione, parte fondamentale  del Deep Space Gateway.

La Nasa aveva inizialmente proposto di lanciare questo elemento come carico utile nel corso della seconda missione delle Space Launch System, prevista non prima del 2023. Per quanto riguarda il ritorno dell’uomo sulla Luna, viene aggiunto un nuovo programma di esplorazione robotica che comprende la costruzione di un rover e lo studio  di una serie di esperimenti. In questo programma è presente anche lo sviluppo di tecnologie e sistemi a sostenibili  e a basso costo per la creazione di basi umane sulla Luna e oltre. “Siamo sulla strada per il ritorno sulla Luna con uno sguardo verso Marte – ha concluso Lightfoot – il nostro satellite è solo il primo passo di un viaggio davvero ambizioso che ci porterà a raggiungere altri luoghi nel Sistema Solare”.