La Nasa ha preso sul serio la sfida del governo statunitense di anticipare di quattro anni il ritorno sulla Luna, inviando un equipaggio sul nostro satellite entro il 2024. Una richiesta ufficiale partita a fine marzo durante il quinto incontro del National Space Council in Alabama, e confermata pochi giorni fa da Trump con la proposta di un emendamento per concedere alla Nasa un finanziamento aggiuntivo di 1,6 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2020, sommati ai 21 miliardi già ottenuti dall’agenzia.

Per rendere questo traguardo possibile, la Nasa continua la sua scommessa sul settore privato: dopo aver messo a disposizione 106 milioni di dollari per finanziare le proposte di tecnologie lunari da parte delle medie imprese, l’agenzia annuncia ora l’impegno a investire altri 45.5 milioni di dollari per lo sviluppo del lander della missione Artemide destinata al trasporto degli astronauti sul suolo lunare.

Vista la necessità di premere sull’acceleratore per rispettare la nuova, serratissima tabella di marcia, questa volta non si tratta di un bando aperto: il nuovo finanziamento, nell’ambito del programma Next Space Technologies for Exploration Partnerships (NextSTEP), è rivolto a 11 compagnie già impegnate nell’impresa di rendere possibile il ritorno degli Usa sulla Luna. Tra queste, spiccano i tre competitor per eccellenza nella corsa alla Luna 2.0: SpaceX, Blue Origin e Boeing, che si stanno concentrando in particolare sugli studi di fattibilità per le tecnologie di atterraggio sul suolo lunare.  Le altre otto aziende selezionate sono Aerojet Rocketdyne, Dynetics, Lockheed Martin, Masten Space Systems, Northrop Grumman, OrbitBeyond, Sierra Nevada Corp. e Ssl. Per tutte è previsto un co-finanziamento pari almeno al 20% del costo complessivo del progetto.

“Per accelerare il nostro ritorno sulla Luna – commenta Marshall Smith, direttore del programma di esplorazione umana al quartier generale della Nasa a Washington – abbiamo messo in discussione il nostro stile di impresa tradizionale. Per questo le nostre partnership pubblico-private sono essenziali in ogni fase di sviluppo della missione.” Artemide, chiamata così in onore della sorella del dio Apollo, sarà l’impresa destinata a realizzare l’ambizioso progetto americano del ritorno sulla Luna entro il 2024, trasportando un uomo e una donna sulla superficie del nostro satellite.